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Ultimo aggiornamento contenuto: 09.08.2013 09:51:40

Programma «Sicurezza Partecipata in Ateneo»

Come tutte le pubbliche amministrazioni anche l’università soffre la carenza di una cultura diffusa della sicurezza e spesso una forte resistenza all’innovazione, da cui la mancanza di una stretta e continua interazione tra il servizio prevenzione e protezione e i responsabili delle strutture e dei laboratori. Il servizio prevenzione e protezione in molti ambienti viene ancora visto come controllore invece che collaboratore: ne consegue un atteggiamento di riluttanza e paura nel fornire i dati per la valutazione dei rischi, e di passività informativa in occasione di cambiamenti importanti. I nuovi progetti vengono troppo frequentemente stilati senza valutare l’aspetto sicurezza, considerato solo una scure da posticipare quanto possibile.

Il responsabile del servizio prevenzione e protezione unitamente al medico competente di ateneo hanno quindi elaborato le linee guida del servizio prevenzione e protezione per il triennio 2009-12 da concretizzare mediante un progetto di condivisione della sicurezza denominato programma “Sicurezza Partecipata in Ateneo”.

Il programma S.P.i.A. (acronimo che vorrebbe ricordare l'idea di indicatore, segnale, avvertimento piuttosto che quella di delatore) punta ad introdurre il metodo della partecipazione per creare una cultura diffusa della sicurezza. Attraverso la semplificazione del linguaggio e degli strumenti collaborativi, si vorrebbe condividere con responsabili e lavoratori le varie fasi della valutazione dei rischi e della scelta tra le misure più appropriate da applicare. Le linee guida strategiche puntano essenzialmente alla semplificazione del linguaggio e degli strumenti collaborativi. Lo sviluppo mira a condividere con responsabili e lavoratori le varie fasi della valutazione dei rischi e della scelta tra le misure più appropriate da applicare.

 

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