La "Settimana del Cervello" è una ricorrenza annuale dedicata ad aumentare la pubblica consapevolezza nei confronti della ricerca sul cervello. Ideata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives e coordinata dalla International Brain Research Organization, la settimana del cervello è il frutto di un enorme coordinamento internazionale. Ogni marzo, i risultati più interessanti della ricerca scientifica vengono portati a conoscenza del grande pubblico di tutto il mondo. La campagna della Settimana del Cervello già coinvolto più di 4.100 organizzazioni, associazioni di malati, agenzie governative, gruppi di servizio e organizzazioni professionali in 99 Nazioni.

PROGRAMMA
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lunedì 13 Auditorium del Museo Revoltella, Trieste
17:30 Recita a leggio:
Il crepuscolo dei simbionti
Dramma a leggio di Giuseppe O. Longo, professore emerito di teoria della informazione, Università di Trieste, con intermezzi musicali. Introduce: Giuseppe O. Longo. Recitano: Giovanni Boni e Elke Burtul. Voce fuori campo: Giuseppe O. Longo. Regia: Giovanni Boni. Seguirà discussione con Giuseppe O. Longo, Paolo Gallina, scienziato e scrittore, e Paolo Battaglini, neurofisiologo.

martedì 14
Seminario Vescovile,
Trieste
18:00 Conferenza:
Cognitività e umore in età avanzata. Gli stili di una vita attiva.
Prof. Matteo Balestrieri, direttore clinica psichiatrica, ospedale di Udine, responsabile scientifico regionale dell'associazione I.D.E.A. Trieste. Introdurrà e modererà Paolo Battaglini, neurofisiologo, Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.

mercoledì 15
Antico Caffè Tommaseo,
Trieste

17:30 Caffè delle Scienze:
Piccoli nemici da combattere subito: l'uso precoce dei vaccini. Enrico Tonin, docente di Microbiologia all'Università di Trieste e Elisa Giannini, dott.ssa in scienze infermieristiche, Università di Trieste.
Ingresso libero. Scarica il pieghevole dei Caffè delle Scienze di Trieste.

giovedì 16 Sala della Piccola Fenice,
Trieste
18:00 Conferenza:
Una dieta per il cervello: la dieta mediterranea
Prof. Fiorenzo Conti, docente di Fisiologia all'Università Politecnica delle Marche, presidente della Società Italiana di Neuroscienze
Ingresso libero. Introdurrà e modererà Paolo Battaglini, neurofisiologo, Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.

venerdì 17

SISSA,
Trieste
9-13:30 Workshop:
Giornata staminali 2017: Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali.
A cura di Antonello Mallamaci, direttote del laboratorio di "Sviluppo della corteccia cerebrale" della SISSA e Giampiero Leanza, neurofisiologo del Dpartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.
Ingresso riservato agli studenti delle scuole superiori.


Polo didattico di Valmaura,
Trieste
9-14 Olimpiadi delle Neuroscienze:
Fase regionale della International Brain Bee.
Competizione culturale fra gli studenti delle scuole medie superiori. Ingresso riservato agli studenti che hanno superato le fasi locali.
Scarica il depliant delle Olimpiadi delle Neuroscienze 2017
Caffè Teatro,
Gorizia
18:30 Caffè delle Scienze:
Ma lo usiamo proprio tutto? Farmaci per potenziare il cervello tra neuroscienza e fantaneuroscienza.
Con Giuliana Decorti, docente di Farmacologia, e Giampiero Leanza, docente di Fisiologia, Università di Trieste. Ingresso libero. Scarica il pieghevole dei Caffè delle Scienze di Gorizia.

Libreria Lovat, Trieste 18-19 Tavola rotonda:
Ci salveremo da populismi e tecnocrazia? La formazione del consenso tra neuroscienze e social media
Con Gabriele Giacomini, dottore di ricerca in neuroscienze cognitive e  filosofia della mente, assessore all’innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine e autore di “Psicodemocrazia: quanto l’irrazionalità condiziona il discorso pubblico” (Mimesis, 2016), e Fabiana Zollo, assegnista di ricerca all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed esperta di scienze sociali computazionali. Modererà l’incontro Nico Pitrelli, condirettore del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA di Trieste.
 Ingresso libero

sabato 18
SISSA,
Trieste

10-13 Visite ai laboratori ed esperienze interattive:
Le neuroscienze del tempo e del linguaggio
Con Domenica Bueti e Davide Crepaldi alla SISSA di Trieste.
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria allo 040 3787 549/401 da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 oppure alla mail ilas@sissa.it
Fino a esaurimento posti
.

Libreria Lovat, Trieste 17:00-
18:00
Laboratorio didattico:
Parole in gioco.
Età: da 8 a 11 anni. Ingresso libero.
Con Valentina Pescuma e Davide Crepaldi, neuroscienziati del laboratorio di “Linguaggio, lettura e apprendimento” della SISSA di Trieste


Libreria Lovat, Trieste 18:00-
19:00
Tavola rotonda:
Occhio... all’intelligenza artificiale
Con Davide Zoccolan, direttore del laboratorio di neuroscienze visive della SISSA e Teresa Scantamburlo, assegnista di ricerca all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Modererà l’incontro Chiara Saviane, project manager del Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico" della SISSA.
Ingresso libero



COORDINAMENTO:

Piero Paolo Battaglini, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste

Chiara Saviane, Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico", Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche, SISSA

INFORMAZIONI:
battagli@units.it
ilas@sissa.it
INDIRIZZI:
Trieste:
Antico caffè Tommaseo: Riva 3 Novembre 5
Auditorium del Museo Revoltella, Via Armando Diaz 27
Libreria LOVAT, Viale XX Settembre 20, c/o stabile Oviesse, terzo piano
Polo didattico di Valmaura, Università di Trieste: Piazza Valmaura 9
Sala della Piccola Fenice: Via San Francesco 5
Seminario Vescovile: via Besenghi 10
SISSA: Via Bonomea 265

Gorizia:
Caffè Teatro, Corso Italia 1



CONTENUTI

Il crepuscolo dei simbionti.
In un futuro imprecisato la grande Rete, che per secoli aveva collegato tra loro uomini e computer, è crollata, trascinando la civiltà nella sua rovina. I simbionti, creature ibride di biologia e di elettronica, che ricevevano gli ordini dalla grande Rete e agivano in perfetto sincronismo, sono abbandonati a sé stessi e vagano senza scopo. Il simbionte Posthuma è al limite della sopravvivenza cognitiva e rimpiange il passato. Vive con Amalia, una delle poche donne non ibridate rimaste, in un edificio cadente al centro di una città desolata, invasa da fuggiaschi scampati, con le famiglie e con feroci molossi, da una deflagrazione che ha distrutto buona parte del mondo e ha guastato il clima. I simbionti tentano invano di riportare in vita la civiltà, tra i sussulti di un mondo ormai condannato.

Cognitività e umore in età avanzata. Gli stili di una vita attiva.
L’anziano è fragile per definizione, anche quando non ha problemi di tipo medico. La fragilità è insita in un organismo che invecchia e che quindi risponde agli stress in maniera meno efficiente. A ciò si aggiungono le difficoltà legate ad una vita che cambia e che necessariamente chiede di adottare nuove abitudini e nuovi atteggiamenti.
Per contrastare l’invecchiamento fisico e mentale è necessario adottare strategie specifiche di resilienza. La promozione dell’invecchiamento attivo è al centro di iniziative salutari molteplici, nonchè di iniziative di legge, anche della nostra Regione.
Gli effetti dell’esercizio fisico, di una sana alimentazione e della partecipazione sociale rientrano tra le strategie di promozione dell’invecchiamento attivo. Tutte hanno come obiettivo quello di sostenere la cognitività dell’anziano e contrastare la possibile insorgenza di depressione. Quanto e quando sono utili?

Piccoli nemici da combattere subito: l'uso precoce dei vaccini.
I vaccini sono le migliori armi di cui disponiamo per combattere malattie gravi e mortali, utili sia per la salute dell’individuo sia per quella della collettività. Non vaccinarsi significa esporsi ed esporre gli altri a rischi altissimi, soprattutto da molto piccoli o se affetti da malattie che causano immunodepressioni, malattie autoimmuni o tumori. Va ricordato che l'unica vera e definitiva vittoria che la medicina ha riportato sulle malattie dell'uomo è quella contro il vaiolo, vittoria dovuta esclusivamente alla vaccinazione di massa. Anche malattie gravissime come la difterite e la polio, grazie ai vaccini, sono quasi debellate. Enrico Tonin, docente di microbiologia all'Università di Trieste ed Elisa Giannini, dottoressa in scienze infermieristiche dell’Università di Trieste e autrice di una tesi sull'argomento, illustreranno il tema, rassicurando sull'uso dei vaccini, concentrandosi su quelli per il sistema nervoso, per la salute dei bambini.
Una dieta per il cervello: la dieta mediterranea.
Il cervello è normalmente in grado di selezionare i nutrienti necessari dalla dieta, ma la dieta può fortemente influenzare la salute del corpo. La conferenza, dato da un neuroscienziato italiano ben noto, si concentrerà sulla necessità di una corretta dieta per il benessere del corpo e del cervello. Particolare attenzione sarà data alla dieta mediterranea, che era comune in Italia fino a qualche decennio fa, ma ora è stata sostituita dall'uso di cibo più costoso e meno salubre.
Giornata staminali 2017: il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali.
Un evento per la diffusione e la divulgazione della scienza biomedica, con particolare enfasi sulle cellule staminali; un’occasione dedicata agli studenti delle scuole superiori per l’apprendimento, la scoperta, il confronto su questi temi. L’evento offirà anche una riflessione più ampia sulle aspettative culturali legate alla ricerca, sulla quotidianità dello scienziato e sui meccanismi di formazione e consolidamento della conoscenza. Ogni anno UniStem (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Cellule Staminali dell’Università di Milano) organizza questa giornata, la più grande iniziativa di sensibilizzazione educativa sulle cellule staminali e la medicina rigenerativa in Europa. Nel 2016 l'evento si è svolto contemporaneamente in 46 università sparse in tutta Italia, Spagna, Irlanda, Svezia e Regno Unito.

Olimpiadi delle Neuroscienze.
Alla competizione regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze partecipano i 5 migliori studenti di 13 scuole medie superiori del Friuli Venezia Giulia.
La fase regionale segue quella locale, che si è svolta a febbraio nelle singole scuole. Durante la gara vengono selezionati tre studenti che accederanno alla competizione nazionale che avrà luogo all'inizio di maggio a Enna. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di stimolare l’interesse per le neuroscienze accrescendo la consapevolezza dei giovani nei confronti della parte “più nobile” del loro corpo.  Nella competizione nazionale viene viene selezionato il campione che rappresenterà l'Italia alla competizione internazionale (International Brain Bee) che si terrà Washington d.c. (USA), dal 3 al 6 agosto, durante il 125° congresso della American Psychological Association.
Ma lo usiamo proprio tutto? Farmaci per potenziare il cervello tra neuroscienza e fantaneuroscienza.
Nata da affermazioni attribuite a vari scienziati del passato, tra i quali spicca per popolarità Albert Einstein, l'opinione secondo cui utilizziamo solo il 10% del nostro cervello è in realtà una vera e propria leggenda metropolitana, che ha radici più nel folklore popolare che nell'evidenza scientifica. Quest'ultima, semmai, sembrerebbe dimostrare il contrario: perfino quando dormiamo, infatti, il nostro cervello è coinvolto al 100%. È però vero che ci sono molti modi in cui il cervello può, più o meno naturalmente, funzionare meglio. Quali sono, dunque, i suoi reali limiti? È possibile potenziarne le capacità? Se sì, con quali rischi? L'argomento sarà affrontato con un’analisi scientifica che spazierà dalla neurofisiologia alla neurofarmacologia e strizzerà l’occhio anche al mondo di Hollywood, sempre propenso a trasformare in trame avvincenti le più recenti scoperte medico-scientifiche.
Ci salveremo da populismi e tecnocrazia? La formazione del consenso tra neuroscienze e social media.
Dal giornalismo alla politica, dalla comunicazione istituzionale al marketing, il rapporto tra media, propaganda, fake news e populismi vari è sempre più controverso. Ma cosa dice la ricerca scientifica su questi temi? Durante l’incontro vedremo da un parte come le scienze cognitive ci possono aiutare a comprendere i meccanismi di costruzione del consenso politico nelle moderne democrazie, dall’altra cosa ci dice l’analisi delle reti sociali a proposito dei meccanismi di formazione delle opinioni e della fruizione dei contenuti sui social network.

Le neuroscienze del tempo e del linguaggio.
Che cosa definisce il significato di una parola? Il suono, il simbolo o il contesto? E ancora: che cos’è il tempo? Siamo sicuri che passi per tutti con la stessa velocità? Le neuroscienze cognitive oggi ci permettono di capire come il nostro cervello impari a leggere, a parlare e a “tenere il tempo”. Come? Lo scopriremo nei laboratori di Domenica Bueti e Davide Crepaldi alla SISSA. In un percorso variegato e interattivo vedremo come sia possibile “ascoltare” la sinfonia elettrica generata dai neuroni e modularne la loro attività per comprendere fenomeni che sono alla base della nostra quotidianità. Scopriremo i processi attraverso cui percepiamo i suoni linguistici, capiremo come il significato di una parola dipenda da molteplici fonti di informazione, vedremo come il nostro cervello elabora lo scorrere del tempo... e molto altro.

Parole in gioco.
Ingresso libero. Età: 8-11 anni.
Le prime tracce di linguaggio scritto risalgono a circa 5000 anni fa, nell’antica Mesopotamia. Rispetto alla storia del mondo, si tratta di un’invenzione recente. Eppure siamo lettori così abili da riuscire a leggere fino a 300 parole al minuto. Sembra che il nostro cervello impari quali gruppi di lettere appaiono più spesso insieme, diventando capace di “prevedere” quale lettera o parola seguirà un’altra. Giocheremo su questo in un divertente laboratorio creativo che coinvolgerà i partecipanti nella triplice veste di scrittori, lettori e, perché no, sperimentatori in erba.

Occhio... all’intelligenza artificiale.
Dal riconoscimento facciale alla guida autonoma di veicoli, dai motori di ricerca ai modelli predittivi per la lotta al crimine, dalla visione all’apprendimento, sono sempre più numerosi i sistemi artificiali che cercano di riprodurre o superare alcune delle nostre capacità. Ma come funzionano? Quanto sono affidabili? Sono davvero migliori di noi? Vedremo come le neuroscienze ci aiutano a comprendere come il nostro cervello sia in grado di elaborare una mole enorme i di informazioni e quali siano le implicazioni etiche e sociali d alcune recenti applicazioni dell’intelligenza artificiale.