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Alberto Sdegno

Laboratorio

di Disegno dell’Architettura

 

Programma

Lezioni

Temi

Esercitazione

Revisioni

Materiali

Esami

 

 

 

Università degli Studi di Trieste - Facoltà di Architettura

A.A. 2007-08

 

LABORATORIO DI DISEGNO DELL’ARCHITETTURA

Coord. Prof. Alberto Sdegno

Corso di Disegno

Prof. Arch. Alberto Sdegno

Modulo integrativo: Segno e colore

Dott. Arch. Angelamaria Radicchio

Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva

Dott. Arch. Silvia Masserano

 

Programma del Corso di Disegno

 

Obiettivi

 

Obiettivo del corso è introdurre lo studente all’analisi grafica di un manufatto architettonico attraverso la comprensione delle regole geometriche e proiettive che permettono la sua figurazione piana. Grazie all’uso dei metodi e degli strumenti della rappresentazione è infatti possibile registrare tutte le informazioni atte a descrivere un progetto di architettura in modo che esse siano utilizzabili in tre indispensabili momenti della progettazione: nella fase di invenzione, in cui attraverso lo schizzo l’architetto individua le caratteristiche configurative dello spazio architettonico che intende creare; nella fase di convenzione, in cui si rendono necessarie quelle registrazioni grafiche oggettive, dense delle simbologie specifiche previste dalla normativa sul disegno; della comunicazione, in cui l’oggetto dell’esperienza diventa lo strumento attraverso il quale si esplica l’idea architettonica che si intende proporre.

Particolare attenzione verrà riposta all’analisi spaziale di una architettura attraverso la scomposizione dei principali elementi costitutivi, in modo da identificare la struttura configurativa dei singoli elementi. Ulteriore approfondimento sarà l’uso dello schizzo a mano libera come strumento fondamentale per l’architetto per figurare rapidamente idee progettuali. Inoltre verrà considerata anche l’analisi geometrica delle principali superfici usate in architettura, con l’intento di comprendere la genesi costruttiva della forma.

Nel corso delle lezioni vi saranno alcune attività seminariali relative al disegno che prevederanno l’elaborazione ex-tempore di esercitazioni da parte dello studente, che costituiranno uno strumento di verifica del grado di consapevolezza acquisita nel corso dell’indagine teorica.

 

Contenuti

 

Gli strumenti tradizionali per la figurazione su carta. Brevi cenni storici sulla storia dei metodi e degli strumenti e relative differenti caratteristiche tecniche, dallo stilo alla matita di legno. Identificazione degli spessori in accordo anche con la tipologia del supporto da utilizzare.

Il disegno dell’architetto, dallo schizzo a mano libera al disegno esecutivo. Modalità di figurazione e interpretazione personale di una architettura.

La configurazione grafica dello spazio architettonico. L’analisi stereometrica dell’architettura nella sua visualizzazione planare. Le proiezioni architettoniche elementari e l’articolazione dello spazio. 

Le scale della rappresentazione: dal disegno urbano al dettaglio architettonico. La rappresentazione come variazione delle informazioni. La discretizzazione, unità metriche e antropometriche, la simbologia grafica nel disegno di architettura e le norme tecniche.

Il disegno codificato: la pianta, il prospetto, la sezione. Identificazione dei piani di sezione ideali come quadri orizzontali e verticali del modello architettonico. Convenzioni proiettive elementari e configurazione del disegno sul foglio.

Le proiezioni parallele e il disegno assonometrico. L’utilizzo dell’assonometria nella tradizione architettonica nelle varianti principali della proiezione obliqua e ortogonale: i casi particolari della proiezione cavaliera e militare e il fattore di riduzione come strumento di misura del disegno in proiezione cilindrica.

Le proiezioni centrali e la costruzione prospettica. L’osservatore nella scena e il riferimento nelo spazio tridimensionale. I principali utilizzi in campo architettonico: la prospettiva frontale, la prospettiva accidentale, l’utilizzo del quadro inclinato nella prospettiva razionale a tre punti di fuga.

La rappresentazione attraverso disegni eterogenei. L’uso dello spaccato, l’esploso assonometrico e prospettico, la composizione grafica e il layout definitivo di una tavola tipo.

Cenni sulla teoria delle ombre e del chiaroscuro. La percezione della terza dimensione tramite l’ombreggiatura, proiezioni geometriche e rappresentazioni chiaroscurali. 

L’uso del segno e del colore nel disegno di architettura. Teoria del colore e utilizzo nella rappresentazione grafica tramite matite colorate, pastelli, acquerelli, tecniche miste. Cenni sull’uso dello sfumato e del tratteggio nel disegno di architettura.

 

Programma del Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva

 

Obiettivi

 

La rappresentazione del progetto, cioè l’esigenza di divulgare in termini visivi il risultato di un procedimento creativo, è una delle principali difficoltà riconducibili all’operatività architettonica. I grafici del progettista costituiscono un importante strumento comunicativo, un messaggio visivo tanto dal punto di vista metrico, quanto da quello più ambizioso dell’evocazione della consistenza fisica dell’oggetto e della sua configurazione formale. L’organizzazione di queste immagini si fonda su un particolare dispositivo linguistico-raffigurativo che è opportuno conoscere: si tratta di  un insieme di norme riferite a delle proiezioni che rendono comprensibile l’oggetto reale e consentono la stesura degli elaborati di progetto. Questo sistema convenzionale di trascrizione grafica ha le sue basi teoriche nella geometria descrittiva, disciplina che codifica i procedimenti atti a riprodurre su un supporto bidimensionale la tridimensionalità della realtà, e permette di descrivere e analizzare le forme geometriche e le corrispondenze reciproche degli oggetti disposti nello spazio.

Attraverso una serie di comunicazioni e di esercitazioni, il corso intende fornire i fondamenti teorici che regolano la rappresentazione di ogni figura nello spazio: gli elementi descrittivi e proiettivi della scienza della rappresentazione, la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione tradizionali sui quali si fondano i codici universalmente condivisi del disegno professionale dell’architetto (la doppia proiezione ortogonale, la proiezione assonometrica, la proiezione prospettica, la teoria delle ombre). Ogni lezione teorica si concluderà con una verifica grafica che consentirà di accertare la capacità dello studente nell’affrontare le problematiche esaminate. Oltre ai test svolti in aula è prevista anche un’esercitazione tematica, fornita dalla docenza, che dovrà essere sviluppata nel corso del semestre e sottoposta a periodiche revisioni secondo i tempi didattici previsti.

 

Contenuti

 

Fondamenti di geometria proiettiva: spazio euclideo e spazio proiettivo; elementi impropri; forme geometriche fondamentali; dualità; concetto di appartenenza e postulati relativi; operazioni fondamentali della geometria proiettiva; trasformazioni geometriche; proprietà metrico-proiettive; prospettività; omologia; casi particolari dell’omologia piana; omologia di ribaltamento.

Proiezioni bicentrali parallele. La doppia proiezione ortogonale: impostazione del modello; rappresentazione degli enti fondamentali; rappresentazione di punti e piani in posizioni particolari; problemi grafici (intersezione di due piani, intersezione tra una retta e un piano, intersezione tra poliedri) problemi metrici (condizione di ortogonalità e retta di massimo pendio, ribaltamento di un piano generico).

Proiezioni centrali parallele. Il metodo delle proiezioni assonometriche: teorema di Pohlke; assonometria obliqua (a quadro inclinato, verticale e frontale); assonometria ortogonale.

Proiezione centrale generalizzata:  riferimento; rappresentazione di una retta; rappresentazione di un piano, rette e piani proiettanti; rappresentazioni di un punto; problemi grafici (condizione di appartenenza e di parallelismo tra rette e piani, intersezioni); teorema di Simon Stevin; problemi metrici (ribaltamento sul quadro di un generico piano proiettante, ribaltamento sul quadro delle figure di un generico piano, condizione di ortogonalità tra retta e piano).

Proiezione centrale. Il caso particolare della prospettiva lineare: prospettiva a quadro verticale       (riferimento, rappresentazione degli enti fondamentali, metodo del ribaltamento, metodo dei punti di fuga, metodo dei punti di misura); prospettiva a quadro inclinato e a quadro orizzontale.

La teoria delle ombre: modello della sorgente luminosa; ombra propria; ombra portata e autoportata; costruzione delle ombre nel metodo di Monge, in assonometria e in prospettiva.

 

Modalità d’esame

L’esame finale verterà sulla redazione di una serie di elaborati grafici a matita relativi ad un’opera architettonica scelta da una lista, fornita dalla docenza, di architetture del Novecento a Trieste, sulla valutazione di alcuni esercizi eseguiti in aula nel corso delle lezioni e sull’approfondimento teorico di alcuni temi trattati durante le lezioni.

 

Bibliografia di base

 

AA.VV., Teorie e metodi del disegno, Città Studi, Milano 1998

M. Docci, D. Maestri, Scienza del Disegno, Utet, Torino 2000

R. Migliari, La rappresentazione geometrica e informatica dell’architettura, Kappa, Roma 2000

A. Sgrosso, La rappresentazione geometrica dell’architettura, Utet, Torino 2000

F. Gay, Fondamenti geometrici del disegno, Edizioni Libreria Progetto Padova, Padova 2000

P. Nicoloso, F. Rovello (a cura di), Trieste 1918-1954: Guida all'architettura, MGS Press, Trieste 2005.

 

Bibliografia di approfondimento

 

L. Vagnetti, Il linguaggio grafico dell’architetto, oggi, Vitali e Ghianda, Genova 1965

C. Mezzetti (a cura di), Il Disegno dell’architettura italiana nel XX secolo, Kappa, Roma 2003

M. De Simone, Disegno Rilievo Progetto, Il disegno delle idee, il progetto delle cose, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1990

R. de Rubertis, Il disegno dell’architettura, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1994.

AAVV, Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 2004

V. Ugo, Fondamenti della rappresentazione architettonica, Esculapio, Bologna 1994