Piano didattico |
Obiettivo è la formazione culturale e tecnica delle
allieve e degli allievi in ordine alla cultura di genere e della parità, oltre
all’acquisizione di strumenti atti a conquistare una migliore capacità di agire
nel pubblico ed in pubblico. Per questo si terrà un percorso in aula molto
ricco ed articolato, accompagnato da alcuni laboratori pratici e da incontri
con diverse realtà del territorio e dei paesi vicini. Analisi teorica ed
esperienza pratica si coniugheranno in modo da fornire nel modo più completo
possibile gli strumenti necessari, in un percorso che vedrà anche un intenso
scambio tra docenti e discenti, per una costruzione sempre più partecipata.
Il
corso avrà una durata di 60 ore d’aula.
I
docenti chiamati a svolgere i moduli didattici saranno individuati all’interno
delle risorse presenti in Ateneo ma proverranno anche da realtà esterne
(Atenei, Centri di Ricerca, Istituzioni Pubbliche e Associazioni del
territorio, ecc.) rispetto ai singoli settori di competenza.
Inoltre,
riprendendo l’esperienza dei precedenti Corsi “Donne, Politica e Istituzioni”,
oltre alle attività didattiche previste, saranno realizzate iniziative
collaterali sul territorio, nella forma sia di seminari integrativi che di
incontri con le diverse realtà politiche e sociali.
Aree tematiche e contenuti:
Le
aree tematiche sviluppate saranno le seguenti:
1 - Area storico-sociale
Il
modulo introduce le/i corsiste/i alla conoscenza del processo storiografico che
ha portato all’elaborazione della categoria di genere come costruzione
socio-culturale del femminile e del maschile.
Verranno
ripercorse le diverse accezioni di cittadinanza riformulando la gerarchia dei
diritti elaborata da Thomas Marshall: sociali, civili, politici. Si introdurrà
il tema dei diritti umani delle donne e verrà analizzato il rapporto tra donne
e religioni monoteiste, come pure l’esperienza storica delle donne nell’ambito
dei partiti politici. Verrà inoltre affrontata la questione del rapporto tra
genere e multiculturalismo, tra genere e questioni bioetiche, e quella del “genere”
del linguaggio
4. Genere e
multiculturalismo
5. Genere e
questioni bioetiche
6. Il
linguaggio di genere
2 - Area giuridica
Il modulo sarà incentrato su alcune tematiche che rivestono un ruolo di spiccata rilevanza e attualità e che sono di sicuro interesse per il conseguimento degli obiettivi del corso: su un fronte, verranno approfonditi i problemi di genere emergenti in ordine al lavoro flessibile, alle politiche di conciliazione vita-lavoro, alla parità retributiva e alla sicurezza sul lavoro; sull’altro fronte, verranno esaminate alcuni recentissimi provvedimenti normativi del 2013, in particolare, la c.d. legge sul femminicidio e la Convenzione di Istanbul, volti a potenziare la disciplina di contrasto e di prevenzione della violenza esercitata sulle donne e della violenza domestica, nonché la novella che ha eliminato ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel matrimonio e quelli nati fuori dal matrimonio, garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi.
3 - Area socio-politica
Il modulo affronta i principali fenomeni che caratterizzano i comportamenti individuali, sociali e di gruppo e le loro interpretazioni in modo da rendere le/i corsiste/i in grado di leggere in questa prospettiva i meccanismi politici e i rituali politici, con particolare attenzione a risvolti legati al genere, sia in chiave sociologica che antropologica.
4 - Area socio-economica
Il modulo affronterà la questione della allocazione delle risorse su base di genere nell’ambito delle politiche pubbliche, con la realizzazione di un bilancio di genere. Si approfondiranno i costi del gap uomo-donna con due esperienze di valutazione: i piani pensionistici e la violenza sulle donne. Verranno infine analizzate in modo comparato le politiche sociali rivolte alle madri lavoratrici anche a livello regionale, così come la questione del lavoro femminile non di mercato e nell’ambito dell’economia globale.
5 - Area psico-sociale
Il modulo analizzerà: i processi di autoesclusione dai ruoli di “potere” che spesso allontanano le donne dalla politica, enfatizzando il ruolo delle competenze e le specifiche capacità di aggregazione e di leadership delle donne, che riescono a coinvolgere e persuadere più persone a lavorare su un obiettivo comune; il tema delle varie tipologie di violenza di cui le donne sono oggetto e le politiche di contrasto ad esse messe in atto a livello istituzionale.
1. Leadership femminile vs meccanismi di autoesclusione
2. Il contrasto alla violenza contro le donne nell’ottica della Convenzione di Istanbul
3. Stereotipi nell'educazione e nell'istruzione
6 - Area comunicazione
Poiché la comunicazione
costituisce uno strumento fondamentale della dialettica politica, il modulo
tende a fornire conoscenze tecniche relative agli strumenti di una interazione
pubblica efficace.
Una delle principali sfide per chi intende entrare nell’arena politica è
proprio quella di imparare ad affrontare con successo i propri compiti di
comunicazione tenendo conto anche delle dinamiche di gruppo. Il modulo prevede
anche simulazioni relative alla gestione di processi comunicativi diversi, a
una via o a più vie, che comportano varie situazioni di interrelazione, quali,
ad esempio, una relazione descrittiva, l’esposizione di un panel, un discorso in pubblico (anche nell’ambito di campagne
elettorali) oppure una trattativa multilaterale che richiede capacità di negoziazione
e leadership.
7 - Altro
1 - Fondi strutturali e programmi europei in tema di pari opportunità: come progettare
Laboratori
Costruzione di un bilancio di genere
I problemi del gap lavorativo nei piani di pensionamento
Laboratorio teatrale di comunicazione e uso della voce
Laboratorio di autonarrazione
Incontri con le realtà femminili delle nazioni confinarie
Durante il corso saranno somministrati due questionari di valutazione, in fieri e conclusivo. Al termine le/i
corsiste/i che avranno superato l’80% della frequenza presenteranno un
elaborato scritto su un tema scelto dal comitato scientifico, seguirà un
colloquio personale e sarà dato un giudizio e un attestato di perfezionamento.
Per chi avesse superato il limite della frequenza minima ma non volesse
affrontare la prova finale sarà previsto un attestato di frequenza.
Per chi sarà in possesso di titolo universitario il corso varrà come
Corso di perfezionamento, altrimenti sarà considerato come un Corso di
aggiornamento professionale.
Le/gli studentesse/i universitarie/i potranno veder riconosciuti dei
crediti formativi in base agli accordi raggiunti con i rispettivi Dipartimenti.