Sportello del Lavoro - Università degli Studi di Trieste

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Ottavia Calamita

Intervista

1)NOME- COGNOME

Ottavia Calamita

2)AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO e SEDE

Traduttrice presso la Commissione europea, Direzione generale della Traduzione, Bruxelles

3)FORMAZIONE PRESSO l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO

Laurea vecchio ordinamento in Traduzione e Interpretazione, indirizzo Interpretazione di conferenza

4)QUALE E’ STATA LA TUA PRIMA ESPERIENZA DI LAVORO DOPO LA LAUREA? CREDI TI SIA SERVITA PER ENTRARE A FAR PARTE DELL’AZIENDA PER CUI LAVORI?

Subito dopo la laurea ho iniziato a lavorare come interprete e traduttrice freelance sul mercato ed è stato un lungo e faticoso percorso sul campo, fatto di alti e bassi, che mi ha portato dove sono ora.

5)PUOI SPIEGARE QUALI SONO LE TUE MANSIONI E LE RESPONSABILITA’ CHE RICOPRI?

Sono funzionaria presso la Commissione europea, Direzione generale della Traduzione, e mi occupo di tradurre e rivedere una variegata tipologia di documenti (atti legislativi e non, comunicati stampa, ecc.) principalmente nel settore economico-finanziario; mi occupo anche della gestione di banche dati di memorie di traduzione e periodicamente coordino il lavoro di traduzione e revisione di pacchetti legislativi e non.

6)C’E’ UN ERRORE CHE RITIENI DI AVER COMMESSO NELLA RICERCA DEI TUOI PRIMI IMPIEGHI E CHE TI SENTI DI CONDIVIDERE AFFINCHE’ALTRI NON LO RIPETANO?

Penso di aver commesso dei passi falsi, a volte sono stata dispersiva, ma non li annovererei nella categoria degli errori; con il senno di poi è facile dire che una certa attività sia stata un investimento non del tutto produttivo, ma la mia esperienza di oggi viene anche dai lavori più disparati e, forse, meno qualificati che ho svolto nel corso degli anni.

7) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE CHE SECONDO TE TI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI PROFESSIONALI?

Le competenze che ho acquisito vengono dagli anni della SSLMIT, dalla trasmissione del sapere e del saper fare da parte di docenti che mi hanno preparata per affrontare il mercato occupazionale. Il lavoro quotidiano sul campo, anche se all’inizio non ai massimi livelli, mi ha consentito di accumulare esperienza. La tenacia, la curiosità, lo studio, il rispetto e la passione per questo mestiere in costante evoluzione sono tra gli aspetti che certamente hanno avuto un peso nel mio percorso professionale.

8) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE DESIDERA INTRAPRENDERE LA TUA PROFESSIONE?

 Da neolaureati, ci si trova su una linea di spartiacque che è al contempo un punto di arrivo e di partenza. Oltre a formulare le mie congratulazioni, consiglierei di mantenere la curiosità che ha caratterizzato gli anni dell’università, la sete di conoscenza in tutti gli ambiti, non solo quello linguistico. La traduzione è un settore in rapidissima evoluzione tecnologica e i neolaureati sono nella posizione migliore per cavalcare quest’onda. Cercate, in ogni lavoro che vi troverete a fare, insegnamenti e spunti utili a maturare ed essere pronti quando la vostra grande occasione si presenterà; abbiate l’audacia di partecipare anche alle selezioni per posti che sembrano inarrivabili; coltivate il dubbio metodico e nutrite sempre rispetto per questo mestiere, che è antico e modernissimo al tempo stesso.

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