INVITANO
ALLE MANIFESTAZIONI DELLA
LA SETTIMANA DEL CERVELLO 2020
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CHE NE DICI DI UN PO' DI
ALLENAMENTO? SCARICA IL CRUCICERVELLO e inviacelo in pdf, risolto, all'indirizzo: battagli@units.it entro la fine della settimana. I primi 10 riceveranno un grande set di neuromanuali e neurogadget (8 pezzi) in omaggio (Link alle soluzioni in fondo a questa pagina... ma disponibile solo dopo sabato 21 marzo) |
SCARICA IL PIEGHEVOLE (con il crucicervello) PROGRAMMA |
Tavola Rotonda Sala Auditorium del Museo Revoltella, Via Diaz 27, Trieste Gabriella Marcon, Filomena Vella, Giulia Fontanel, Francesco Loffredo, Katia Rupel, Silvia Vanni, team del progetto "CAT: Centenari a Trieste". Presenta Come rimanere giovani: impariamo dagli ultracentenari di Trieste La durata della vita aumenta progressivamente e, se è vero che tutti vorremmo vivere a lungo, è altrettanto vero che la nostra speranza è vivere in buona salute. I giornali, i libri, la radio e la televisione cercano quotidianamente di insegnarci lo stile di vita migliore per un invecchiamento di successo. E se invece andassimo a lezione direttamente dagli ultra- centenari di Trieste, che l’obiettivo lo hanno già raggiunto? Un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste ha avviato 5 anni fa un progetto che ha come obiettivo lo studio clinico e biologico-molecolare dei centenari triestini, per identificare i fattori di rischio e i fattori protettivi che hanno portato queste persone a vivere a lungo e, nella maggior parte dei casi, in buona salute. In altre parole: vi parliamo dello studio ”CaT: Centenari a Trieste” che cerca di scoprire i segreti di lunga vita dei ultra-centenari della nostra città. |
Martedì
17 - ore 18:00
Conferenza Sala conferenze Filo d'Argento, piazza della Libertà 6, Trieste Matteo Balestrieri, direttore della Clinica Psichiatrica dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e responsabile regionale di IDEA L'empatia digitale. Proposte di applicazione per l'anziano Per Intelligenza Artificiale (IA) si intende l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane, evolvendo le proprie capacità a partire dall’esperienza acquisita dal sistema stesso di IA. Negli ultimi anni si assiste ad una progressiva accelerazione nella disponibilità di applicazioni della IA alla sanità e, nello specifico, agli interventi nella salute mentale. In particolare si pensa che l’IA possa avere una grande utilità per raggiungere le persone più isolate, spesso rappresentate da individui anziani che hanno perso i contatti sociali. Tutto ciò prospetta sviluppi molto positivi, ma anche problemi di tipo etico non facilmente risolvibili. Ci si può inoltre chiedere quali siano le caratteristiche che l’androide deve avere per sostituirsi all’individuo in carne ed ossa. È ovvio che ci si può aspettare che le sue capacità cognitive siano almeno pari a quelle dell'uomo, ma si spera anche superiori. Più difficile è rappresentare l’elemento affettivo, che è una componente fondamentale dell’interazione umana. L’empatia artificiale è quindi un aspetto dello sviluppo dell’IA che deve trovare adeguata rappresentazione. |
Mercoledì
18 - ore 17:30 Caffè delle Scienze Caffè Tommaseo, Riva Tre Novembre, 5, Trieste Enrico Tongiorgi, docente di Neurobiologia, Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste Il cervello in forma ad ogni età Tutti pensano ai chili di troppo, nessuno alle sinapsi di meno…Ci preoccupiamo di ogni piccola disfunzione del nostro stomaco, del cuore, dei muscoli della pelle ma diamo per scontato il buon funzionamento del nostro cervello e non ce ne prendiamo cura. Tuttavia nella società occidentale vengono richiesti sempre più compiti al nostro cervello. Ogni età ha sfide impegnative: lo studio, i mutevoli impegni di lavoro e nella famiglia con la presenza invasiva degli strumenti informatici e multimediali. La manutenzione del cervello tuttavia è possibile: con poche azioni semplici e concrete si può avere un cervello che funziona bene ad ogni età e vivere meglio e in più armonia con se stessi. Carlo Caruso e Salvatore Milite, studenti di Neuroscienze e Data Science, Università di Trieste. Progetto AI.da: il pensiero in azione Vi siete mai chiesti come faccia il pensiero a tramutarsi in un’azione concreta? Con AI.da miriamo a creare nuove strade per trasformare il pensiero in movimento. La corteccia motoria è la stazione di controllo dei nostri movimenti volontari: essa pianifica e gestisce l’esecuzione di ogni azione che intendiamo eseguire. In alcune situazioni patologiche la trasmissione nervosa tra la corteccia motoria e i muscoli effettori è interrotta; muoversi, dunque, diventa impossibile. Il progetto intende mettere in comunicazione la corteccia motoria con un Rover di piccole dimensioni tramite un’interfaccia neurale, permettendo nuove forme di interazione con l’ambiente circostante. |
Giovedì 19 - ore 18:00 Recita a leggio Caffè Lettera Viva, Viale XX Settembre 31B, Trieste Emma Cergolj e Sara Loan del Centro Universitario Teatrale e Andrea Belli, studente del Master in Comunicazione della SISSA: Reazioni nere. Golge Cajal: una dispuda da Nobel Stoccolma 1906: Camillo Golgi, medico e accademico italiano, e Santiago Ramon y Cajal, un po’ pittore e un po’ scienziato spagnolo, vincono il premio Nobel per la Medicina. Golgi si aggiudica il premio per la sua tecnica di colorazione dei tessuti neuronali detta “reazione nera” e Cajal per le sue scoperte sulla struttura dei neuroni ottenute grazie al metodo di Golgi. Tuttavia, da anni, tra i due è in corso una diatriba: a partire dalla “reazione nera”, Golgi e Cajal sono arrivati a risultati sull’organizzazione dei neuroni completamente opposti. Nonostante fosse la più accreditata, Golgi non accettò mai la teoria del neurone di Cajal, confermata poi negli anni ‘50, e i due non persero l’occasione della cerimonia del Nobel per discuterne ancora. Testo di Livia Amabilino. |
Venerdì 20 - ore 10:00 Olimpiadi delle Neuroscienze Polo didattico dell’Università di Trieste, Piazzale Valmaura 9, Trieste Gara regionale del Friuli Venezia Giulia Le Olimpiadi delle Neuroscienze sono la fase italiana della International Brain Bee Competition: una competizione a quattro livelli (scolastico, regionale, nazionale e internazionale) che mette alla prova la conoscenza degli studenti delle scuole secondarie di II grado nel campo delle neuroscienze. Ragazzi e ragazze competono per stabilire chi ha il "miglior cervello", su argomenti come l'intelligenza, la memoria, le emozioni, lo stress, l'invecchiamento, il sonno e le malattie del sistema nervoso. Alla gara regionale parteciperanno, quest'anno, 16 scuole del Friuli Venezia Giulia. Le gare regionali si svolgono in tutta Italia e selezionano i tre migliori studenti che accederanno alla finale nazionale che si svolgerà a Pisa, a maggio. Il campione nazionale parteciperà alla selezione internazionale che si terrà a Washington D.C., in agosto. Venerdì 20 - ore 18:30 Caffè delle Scienze Caffè Mama e Angela, piazza della Vittoria, 52, GORIZIA Enrico Tongiorgi, docente di Neurobiologia, Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste Il cervello in forma ad ogni età Tutti pensano ai chili di troppo, nessuno alle sinapsi di meno…Ci preoccupiamo di ogni piccola disfunzione del nostro stomaco, del cuore, dei muscoli della pelle ma diamo per scontato il buon funzionamento del nostro cervello e non ce ne prendiamo cura. Tuttavia nella società occidentale vengono richiesti sempre più compiti al nostro cervello. Ogni età ha sfide impegnative: lo studio, i mutevoli impegni di lavoro e nella famiglia con la presenza invasiva degli strumenti informatici e multimediali. La manutenzione del cervello tuttavia è possibile: con poche azioni semplici e concrete si può avere un cervello che funziona bene ad ogni età e vivere meglio e in più armonia con se stessi. e Carlo Caruso e Salvatore Milite, studenti di Neuroscienze e Data Science, Università di Trieste Progetto AI.da: il pensiero in azione Vi siete mai chiesti come faccia il pensiero a tramutarsi in un’azione concreta? Con AI.da miriamo a creare nuove strade per trasformare il pensiero in movimento. La corteccia motoria è la stazione di controllo dei nostri movimenti volontari: essa pianifica e gestisce l’esecuzione di ogni azione che intendiamo eseguire. In alcune situazioni patologiche la trasmissione nervosa tra la corteccia motoria e i muscoli effettori è interrotta; muoversi, dunque, diventa impossibile. Il progetto intende mettere in comunicazione la corteccia motoria con un Rover di piccole dimensioni tramite un’interfaccia neurale, permettendo nuove forme di interazione con l’ambiente circostante. |
SCARICA IL PIEGHEVOLE SOLUZIONI DEL CRUCICERVELLO (dopo il 21/3) |
COORDINAMENTO: Cecilia Collà Ruvolo, studentessa del Master in Comunicazione della Scienza, SISSA Piero Paolo Battaglini, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste INFORMAZIONI: battagli@units.it ccollaru@sissa.it |
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