Cosa dice la legge

Subire una violenza è un evento molto doloroso e difficile da riconoscere ed accettare. Si usano altri nomi, si cerca di fare finta di niente, ci si addossa la colpa di quello che ci sta accadendo. Ma non siamo noi ad avere sbagliato, noi abbiamo solo bisogno di sostegno e conforto per poter affrontare e superare quello che ci è accaduto.

Commettere violenza è un reato che la legge italiana oggi riconosce e punisce (se vuoi conoscere le leggi, clicca qui).

Ecco perchè è importante parlarne, anche se fa male e fa paura.

Cosa succede nel momento in cui racconti cosa ti è successo o ti sta ancora succedendo? Non c'è una sola risposta, molto dipende dalla situazione in cui ti trovi, da chi è la persona con la quale hai deciso di confidarti, dalla tua età e dall'età della persona violenta. Molto probabilmente, verrà avviata un'indagine, ovvero un percorso che, coinvolgendo i Servizi sociosanitari e il Tribunale per i Minorenni, cercherà di comprendere meglio la tua storia per capire quale sia la scelta più giusta per te. Questa è la parte che spaventa di più: ti può venire chiesto di raccontare più volte ciò che è accaduto e altre persone a te care possono venire coinvolte. Anche se fa molta paura, parlarne e rompere il segreto è sempre la scelta migliore. E' difficile, può sembrare qualcosa di impossibile da affrontare, ma ricordati che stai sopravvivendo a qualcosa di molto più doloroso, alla tua storia di violenza.

Se le persone alle quali hai raccontato ciò che ti è successo sono insegnanti, operatori sociosanitari, educatori, e tu hai meno di 14 anni, loro sono tenuti a segnalare al Tribunale dei Minorenni l'accaduto. Devono farlo anche nel caso tu abbia meno di 16 anni ma la persona violenta sia qualcuno a te significativamente vicino (un genitore, un parente, un insegnante). Non vogliono tradire la tua fiducia ma non possono agire diversamente, hanno l'obbligo di tutelarti.
Ricordati che, anche se la parola “tribunale” può fare paura, in realtà quello che succede quasi sempre è che vengono coinvolti i servizi sociosanitari, con figure come l'assistente sociale e lo psicologo, che hanno il compito di supportare chi ha subito la violenza e, talvolta, far compiere un percorso di recupero e crescita a chi l'ha commessa.

Tutto questo è molto complesso e non facile, ma ricorda che una violenza non può essere dimenticata tenendola nascosta. Ha bisogno di essere narrata e di trovare uno spazio dentro te, in modo da permetterti di continuare a crescere e a fare ciò che desideri della tua vita.