La storia di Giulia e Marta  

 

Aperte VirgoletteLa prima volta che ho visto Marta mi è sembrato che appartenesse alla mia vita da sempre. Avrei voluto gettarle le braccia al collo e dirle che mi ero innamorata subito di lei, ma non potevo. Non tutti capiscono, non a tutti riesco a spiegare quello che provo, almeno non ancora. Così siamo state amiche, a lungo. Ci abbracciavamo, dormivamo insieme, facevamo la doccia insieme. Come buone amiche. Poi un giorno ho sentito di poterle parlare, di poterle aprire il mio cuore. Le ho mandato un sms. Lei non mi ha risposto subito e io ho provato una paura incredibile. Poi mi ha scritto che avremmo dovuto parlare ed io ho creduto di averla persa per sempre. Ci siamo incontrate e abbiamo passeggiato fianco a fianco, parlando di cose banali. Poi lei si è fermata, mi ha abbracciata e mi ha dato un bacio, il nostro primo bacio, la prima volta con una ragazza per me. Era tutto perfetto. Anche lei da un po' si era accorta di provare per me dei sentimenti molto forti, che andavano oltre l'amicizia, ma aveva paura di rivelarmeli. Da quel momento, siamo state indivisibili: a scuola insieme, a casa insieme, alle feste insieme. Pochi sapevano della nostra storia, volevamo mantenere il segreto per un po', non sapevamo come l'avrebbero presa gli altri. In fondo, non era così importante per noi. E' trascorso un anno, bellissimo, sempre più intenso. Ero felicissima del suo desiderio di stare con me, sempre e solo con me. Nessuno contava davvero oltre a noi due. Mi scriveva tanti messaggi, mi chiamava ad ogni ora per sapere cosa stavo facendo, se stavo pensando a lei. Insieme sceglievamo cosa dovevo indossare. Io volevo piacerle ad ogni costo e non mi pesava rinunciare alla mia ginnastica o ad andare al cinema con le altre amiche per farle piacere. Piano piano però ho cominciato a sentirmi soffocare. Non potevo più parlare con nessuno, non potevo mai prendere una decisione senza prima chiedere il suo giudizio, mi sembrava di non essere più capace di pensare con la mia testa. Guardandomi allo specchio, quasi non mi riconoscevo più. Ero dimagrita, con gli occhi tristi. E mi sentivo sola. Non c'era più nessun altro, oltre a lei. E più io provavo a spiegarle più lei sembrava diventare possessiva nei miei confronti. Mi ripeteva continuamente che non la amavo abbastanza, che mi ero stufata di lei. Poi ha iniziato a minacciarmi e ricattarmi: avrebbe detto tutto ai miei genitori o alle insegnanti o alle amiche se io non avessi fatto ciò che voleva lei. Un giorno mi ha fatto una scenata incredibile nel corridoio, dicendomi che non valevo niente e facendomi vergognare davanti a tutti. Mi sembrava improvvisamente di vivere un incubo senza via d'uscita.
Un giorno mia madre è entrata nella mia stanza proprio mentre stavo leggendo l'ultimo sms di Marta. Mi ha chiesto se andava tutto bene e sono scoppiata a piangere. Lei si è spaventata e mi ha domandato cosa era successo. Io non ce l'ho fatta a raccontarle la verità ma le ho detto che avevo conosciuto un ragazzo e che le cose tra noi non andavano bene come io immaginavo. Le ho detto che mi sentivo come prigioniera: gli volevo bene ma stare con lui mi stava distruggendo. Sentivo di aver sbagliato qualcosa e non riuscivo a capire cosa. Lei allora mi ha preso il viso fra le mani e mi ha detto di non dimenticare mai che amarsi davvero vuol dire prima di tutto sapersi rispettare reciprocamente e saper accettare l'altro per ciò che è, senza costringerlo a cambiare per noi. Se questo viene a mancare, quello che ci lega è un rapporto che non fa bene a nessuno dei due.
Improvvisamente, ho capito che Marta non amava me ma il fatto di possedermi, di poter controllare la mia esistenza. E questo mi stava facendo del male. Sentivo ancora forte la paura di ciò che sarebbe potuto succedere ma ho guardato mia madre e ho pensato alle sue parole. Volevo tornare ad essere libera, di amare e di vivere. Avrei sofferto per raggiungere questo traguardo ma ho sorriso inviando l'ultimo sms a Marta, per dirle che tra me e lei la storia era finita. E ora cercherò la forza di parlare ancora con mia madre per raccontarle tutta la mia storia con Marta.Chiuse Virgolette

 

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