Bilinguismo

La città, come la maggior parte dell'Istria, adotta ufficialmente il bilinguismo (italiano e croato), ma la sua attuazione varia a livello comunale.

Nel 1947 il croato venne imposto quale lingua ufficiale, ma fu con le sollevazioni antitaliane organizzate nel 1953 (crisi italo-jugoslava per la questione di Trieste) che vennero distrutte tutte le scritte le insegne ed i cartelli in italiano, che così scomparvero da Pola. Dopo anni e numerose richieste è stato ripristinato in parte il bilinguismo (Grad Pula - Città di Pola); Tra le tante iscrizioni sistematicamente bilingui vi sono targhe commemorative dell'uccisione di cittadini polesani e partigiani da parte di persone definite come "fascisti" tra 1943 e 1945. In questo caso, il termine "fascisti" indica piuttosto, per estensione, gli effettivi occupanti nazisti. Anche le persone cadute hanno infatti nome italiano.

Così come in gran parte delle città dell'Istria rossa, anche a Pola sono ricevibili in modo analogico i tre canali della Rai grazie agli impianti posti sulla vetta del Monte Nerone.