Università degli Studi di Trieste

Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità

 

Letteratura Inglese

Codici: VO I ann 30260; II ann 30262 / NO LE076

Letterature dei Paesi di Lingua Inglese (mutuato)

Codice: LE076

Letteratura Inglese D.A.M.S. (mutuato)

Codice: LE076

 

A.A. 2003-2004

 

Prof. Mario Faraone

 

IMPORTANTE: questo è il programma definitivo, e sostituisce qualsiasi versione precedentemente pubblicata.

 

Il corso avrà svolgimento modulare, ed è fortemente consigliata la frequenza.

 

Il primo modulo sarà concentrato sulla lettura di Romeo and Juliet di William Shakespeare, testo che, ponendo in rilievo contrasti politici, economici e intergenerazionali ed esaminando diversi aspetti e significati dell’incontro con “l’alterità”, risulta quanto mai significativo nell’ambito delle problematiche interculturali. Il secondo modulo osserverà la situazione sociale, economica e politica del periodo vittoriano, attraverso una scelta di testi narrativi e saggistici. Particolare attenzione sarà posta a diverse forme di “alterità” integrate, tollerate o persino prodotte dalla struttura sociale vittoriana. Il terzo modulo, infine, esaminerà il fenomeno della “diaspora indiana” e della successiva immigrazione in Inghilterra nel tessuto urbano di Londra, attraverso il punto di vista di alcuni scrittori anglofoni del sud-est asiatico.

 

 

Data d’inizio:  Lunedì 1 marzo 2004

 

Aula: Aula  “Ferrero” Androna Baciocchi / Via dell’Università 7

 

Lunedì            15-17

Martedì                   10-12

Mercoledì        09-11

 

Il corso sarà diviso in:

·          tre moduli didattici che costituiranno materia d’esame orale;

·          una parte di carattere generale, che avrà come oggetto di studio la storia letteraria inglese, e che verrà sottoposta a esonero mediante verifica scritta. Il calendario delle date verrà comunicato in seguito.

 

Il docente offre inoltre un ciclo di proiezioni di allestimenti teatrali e cinematografici delle opere drammaturgiche e di adattamenti dei testi narrativi. Il calendario delle date, delle ore e del luogo verrà successivamente comunicato mediante avviso in bacheca.

 


 

Parte modulistica

 

Primo modulo

(20 ore – 3 crediti)

 

Titolo: “Deny thy father and refuse thy name”: Lettura di Romeo and Juliet di William Shakespeare”

 

Testo di riferimento:

·        William Shakespeare, Romeo e Giulietta; Traduzione di Agostino Lombardo. Testo originale a fronte; Milano: Feltrinelli, 1994: xii, 271 p.: (“Universale Economica Feltrinelli, 2088”).

 

Altre edizioni:

Questa è l’unica edizione con traduzione italiana consigliata, per la presenza del testo a fronte, l’alto valore traduttologico e il prezzo contenuto.

Nel corso delle lezioni, si farà spesso riferimento all’apparato testuale delle edizioni Penguin e Arden. Fermo restando il fatto che non è obbligatorio rifarsi anche a queste edizioni, è opportuno sottolineare che il ricorso ad apparati critici diversi è finalizzato ad arricchire la preparazione dello studente. Inoltre, ricorrere alle note di edizioni diverse, di particolar pregio scientifico, diventa significatIvo soprattutto per gli studenti non frequentanti, i quali possono in questo modo ricostruire le lezioni teoriche e pratiche secondo un percorso individuale.

 

Testi critici:

I-a) i seguenti materiali critici sono comuni a tutti gli studenti, di qualunque indirizzo e annualità:

·          Agostino Lombardo, “Shakespeare: un teatro per l’uomo moderno”, 1-17 in Alessandro Serpieri, (a cura di), Shakespeare: La Nostalgia dell’Essere. Atti dell’omonimo convegno, Taormina 1984 (Parma: Pratiche, 1985).

·          Giorgio Melchiori, “Romeo and Juliet: la retorica dell’Eros”, 11-27 in Alessandro Serpieri e Keir Elam, (a cura di), L’Eros in Shakespeare. Atti dell’omonimo convegno, Taormina 1987 (Parma: Pratiche, 1988.

·          Daniela Carpi, “Legge e sovversione della legge in Romeo and Juliet”, 75-93 in Angelo Rigetti, (a cura di), Rileggere / Re-Reading Romeo and Juliet (Verona: Università di Verona, 1999).

·          Laura Caretti, “Il palcoscenico di Giulietta” 241-256 in Mariangela Tempera, (ed.), Romeo and Juliet: dal Testo alla Scena, Bologna: Clueb, 1986.

·          Giorgio Melchiori, “V. La Tragedia Lirica: Romeo and Juliet”, 208-230 nel suo Shakespeare: Genesi e Struttura delle Opere (1984; Bari: Laterza, 2000).

 

I-b1) Studenti di Interculturalità:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti di Interculturalità, a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          John Morley, “’How long is it to Lammas-tide?’: la maturazione dei protagonisti in Romeo and Juliet”, 165-173 in Mariangela Tempera, (ed.), Romeo and Juliet: dal Testo alla Scena, Bologna: Clueb, 1986.

·          Olimpia Marangi e Milly Portolano, “La violenza del simbolo in Romeo and Juliet”, 329-343 in Laura di Michele, (a cura di), Tragiche Risonanze Shakespeariane (Napoli: Liguori, 2001).

 

I-b2) Studenti di Letterature Paesi di Lingua Inglese:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti di Letterature dei Paesi di Lingua Inglese, a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          Wole Soyinka, “Shakespeare and the Living Dramatist”, 1-10 in Stanley Wells, (ed.), Shakespeare Survey, vol. 36: Shakespeare in the Twentieth Century (Cambridge: C.U.P., 1983).

·          Jems Gibbs, “The Living Dramatist and Shakespeare: A Study of Shakespeare’s Influence on Wole Soyinka”, 169-179 in Stanley Wells, (ed.), Shakespeare Survey, vol. 39: Shakespeare in the Twentieth Century (Cambridge: C.U.P., 1987).

 

I-b3) Studenti D.A.M.S.:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti D.A.M.S., a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          Paola Quarenghi, “Riflessioni sul cinema Shakespeariano”, 15-64 nel suo Shakespeare e gli Inganni del Cinema (Roma: Bulzoni, 2002). [CINEMA]

·          Kenneth S. Rothwell, “6 – Spectacle and Song in Castellani and Zeffirelli”, 125-142 in his A History of Shakespeare on Screen: A Century of Film and Television (Cambridge: C.U.P., 1999). [CINEMA]

·          Douglas Brode, “Star-crossed Lovers: Romeo and Juliet”, 41-59 in his Shakespeare in the Movies: From the Silent Era to Shakespeare in Love (Oxford: O.U.P., 2000). [CINEMA]

·          Guido Bulla, “’Un qualcosa di simile alla morte’: Romeo+Juliet di William Shakespeare di Baz Luhrmann”, 175-187 in Isabella Imperiali, (a cura di), Shakespeare al Cinema (Roma: Bulzoni, 2000). [CINEMA]

·          Rina Nicolai, “Giulietta e Romeo: una contaminazione filmica” 223-239 in Mariangela Tempera, (ed.), Romeo and Juliet: dal Testo alla Scena, Bologna: Clueb, 1986. [CINEMA]

·          Aurelio Milloss, Alberto Testa e Marinella Guatterini, “ Romeo and Juliet nella danza” 295-320 in Mariangela Tempera, (ed.), Romeo and Juliet: dal Testo alla Scena, Bologna: Clueb, 1986. [DANZA]

·          Nancy Isenberg, “Romeo e Giulietta di William Shakespeare e l’arte della danza”, 23-36 in Programma di Sala della Stagione 1995, Teatro dell’Opera di Roma. (NOTA BENE: vengono fornite solo le pagine contenenti testo e non quelle contenenti immagini). [DANZA]

·          Alberto Testa, “Romeo e Giulietta in balletto, prima, durante e dopo Prokof’ev”, 37-44 in Programma di Sala della Stagione 1995, Teatro dell’Opera di Roma. (NOTA BENE: vengono fornite solo le pagine contenenti testo e non quelle contenenti immagini). [DANZA]

·          Isabella Imperiali, “Shakespeare e l’avanguardia in Italia”, Studi Inglesi, 2: 1975: 425-463. [TEATRO]

·          Daniela Guardamagna, “Shakespeare e la televisione italiana”, Studi Inglesi, 2: 1975: 465-504. [TELEVISIONE]

 

I-c) I seguenti materiali critici sono offerti come integrazione facoltativa, a scelta e a discrezione del singolo studente; fermo restando la non obbligatorietà, sono particolarmente consigliati per gli studenti non frequentanti, per integrare la preparazione secondo un percorso individuale:

·          Nemi d’Agostino, “Introduzione a Shakespeare”, vi-xxxvii all’edizione curata da Silvano Sabbadini di William Shakespere, Romeo e Giulietta (Milano: Garzanti, 1991).

·          Silvano Sabbadini, “Presentazione di Romeo e Giulietta”, xxxviii-xlviii alla sua edizione di William Shakespere, Romeo e Giulietta (Milano: Garzanti, 1991).

·          Northrop Frye, “Romeo e Giulietta”, 19-38 nel suo Shakespeare: 9 Lezioni (Northrop Frye on Shakespeare, 1986; Torino: Einaudi, 1990).

·          Patricia Ann Kennan, “Le forme e i motivi dell’amor cortese in Romeo and Juliet: Fatti e Antifatti”, 101-124 in Mariangela Tempera, (ed.), Romeo and Juliet: dal Testo alla Scena, Bologna: Clueb, 1986.

·          Gabriele Baldini, “Nota Introduttiva”, 5-29 nella sua edizione di William Shakespere, Romeo e Giulietta (1963; Milano: BUR, 1983).

 

Secondo Modulo

(20 ore – 3 crediti)

 

Titolo: Londra e “l’Altro”: urbanizzazione, alterità, emarginazione e devianze nella cultura e letteratura vittoriana.

 

Testi proposti:

gli studenti sceglieranno in completa autonomia almeno uno dei seguenti testi integrali, tenendo conto della specificità del proprio indirizzo di studio:

·        Bram Stoker, Dracula (Interculturalità / LPLI)

·        R.L. Stevenson, Dr. Jeckyll and Mr. Hyde (Interculturalità / LPLI)

·        O. Wilde, The Importance of Being Earnest (D.A.M.S.)

·        G.B. Shaw, Pigmalione (D.A.M.S.)

 

Sono ovviamente disponibili diverse edizioni in lingua italiana, il cui valore scientifico e traduttologico è comunque notevole. In linea di massima, si consigliano le edizioni Penguin e Oxford in lingua originale, e Garzanti, Mondadori, Einaudi e Feltrinelli in traduzione. Ma la scelta è libera.

 

II-Materiali: Testi narrativi e saggistici contemporanei:

i seguenti materiali, in lingua originale inglese e (laddove possibile) in traduzione italiana, sono forniti integralmente e contenuti nella cartellina del modulo a disposizione degli studenti; inoltre, per una migliore preparazione complessiva di questo modulo, è prevista la redazione di una “dispensa” di 10/15 cartelle, a cura del docente:

·          Scelta di testi del periodo vittoriano tratti da Giovanni Luciani, La grande e grigia babilonia: Londra nella letteratura inglese (Bari: Adriatica, 1995): Thomas De Quincey, “Selezione da Schizzi Autobiografici” (1834-1853), 164-169; Henry Mayhew, “Selezione da Lavoro e povertà a Londra” (1851), 170-175; Charles Dickens, “Selezione da Grandi Speranze” (1860-1861), 176-183; Henry James, “Selezione da Ore Inglesi” (1905), 200-205. Testo in lingua inglese e traduzione in lingua italiana a fronte.

·          Scelta di testi del periodo vittoriano tratti da Edoardo Grendi, L’Inghilterra Vittoriana (Firenze: Sansoni, 1975):  Thomas Wright, “Selezione da Our New Masters” (1873), 98-99; [Anonimo] “Selezione da Working Mene and Women” (1897), 99-102; Robert Roberts, “Selezione da The Classic Slum” (1971), 102-105; S. Rowntree, “Selezione da Poverty: A Study of Town Life”, (1897), 106-109; F.G. Masterman, “Selezione da The Heart of the Empire” (1901), 109-110.

·          Charles Dickens, “Capitolo 31”, 553-573 ; e “Capitolo 44 », 805-821 del suo Il Circolo Pickwick (The Pickwick Papers, 1836-1837; traduzione di di Frida Ballini; Milano: Mondadori, 1997).

·          Arthur Conan Doyle, “L’uomo dal labbro storto” (1891), 95-115 vol. III; “Il mistero dei sei Napoleoni” (1904), 149-167 vol. II; traduzione di Teseo Lupi in Sherlock Holmes: L’Opera Completa (Milano: Alberto Peruzzo, 1988).

·          Arthur Morrison, Scelta di racconti dal suo Racconti dell’East End (Tales of Mean Streets, 1894): “Prefazione”, a cura di Mario Maffi, 7-18; “Introduzione: Una strada”, 19-28; “Verso il ponte di Bow”, 61-66; “Tre riprese”, 85-97; “Il gruppo della ‘Vacca Rossa’”, 109-123; “Una conversione”, 157-166.

 

Testi critici:

II-a) i seguenti materiali critici sono comuni a tutti gli studenti, di qualunque indirizzo e annualità:

·          G. Kitson Clark, “Capitolo II: Progresso e sopravvivenze nell’Inghilterra Vittoriana”, 43-82; “Capitolo V: Il popolo”, 135-172, nel suo Inghilterra Vittoriana: genesi e formazione (The Making of Victorian England, 1962). Roma: Jouvence, 1980.

·          Jacques Chastenet, “IV – La Vita Elegante a Londra”, 80-98; “V – La Vita Borghese”, 99-113; “VI – Il Rovescio della Scena”, 114-131 nel suo La Vita Quotidiana in Inghilterra ai Tempi della Regina Vittoria. (La Vie Quotidienne en Angleterre Au Début Du Règne de Victoria, 1837-1851, 1961). Milano: Bur Rizzoli, 1985.

·          Carlo Pagetti, “Cenere e cristallo: la condizione dell’Inghilterra negli anni della Grande Esposizione”, 15-32 in Carlo Pagetti, (a cura di), L’Impero di Carta: La Letteratura Inglese del Secondo ‘800 (Roma: Carocci, 1994).

·          Carol Beebe Tarantelli, “Capitolo I: La rappresentazione letteraria della classe operaia”, 9-43 nel suo Ritratto d’Ignoto: L’operaio nel romanzo vittoriano (Roma: Bulzoni, 1981).

·          Asa Briggs, “VIII. Londra, città universale”, 598-646 nel suo L’Inghilterra Vittoriana: I Personaggi e le Città  (Roma: Editori Riuniti, 1978).

 

II-b1) Studenti di Interculturalità:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti di Interculturalità, a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          Ady Mineo, “L’altra in mondi altri”, 223-238 in Maria Teresa Chialant ed Eleonora Rao, (a cura di), Per una Topografia dell’Altrove (Napoli: Liguori, 1995).

·          AA.VV., Londra: L’Oro e la Fame (1992; Roma: Frassinelli, 199). Selezione di saggi dalla seconda parte “La società ‘duale’, quartieri alti e bassifondi”, 131-152 e 173-179.

·          Bram Stoker, Dracula:

·          Rosario Berardi, “Dracula, incarnazione dell’alterità vittoriana”, Merope, VIII: 19: Settembre 1996: 119-128.

·          R.L. Stevenson, The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde:

·          Antonella Riem, “1. The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”, 25-55 nel suo Il Seme e l’Urna: Il “doppio” nella letteratura inglese (Ravenna: Longo, 1990).

 

 

II-b2) Studenti di Letterature Paesi di Lingua Inglese:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti di Letterature dei Paesi di Lingua Inglese, a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          Mario Faraone, “’Luce nelle tenebre’: Educazione cristiana ed etica imperialista nelle fiabe e nei racconti per ragazzi dell’800 inglese”, R! Almanacco di Cultura Preventiva, 14: settembre 2003: 62-82.

·          Edoardo Grendi, “9. La scoperta della povertà e l’imperialismo”, 49-55 nel suo L’Inghilterra Vittoriana (Firenze: Sansoni, 1975).

 

II-b3) Studenti D.A.M.S.:

i seguenti materiali critici sono espressamente consigliati per gli studenti D.A.M.S., a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          G.B. Shaw, Pigmalione:

·          Paolo Bertinetti, “Introduzione”, 7-15 nella sua edizione di George Bernad Shaw, Pigmalione (Milano: Mondadori, 1980).

·          Oscar Wilde, The Importance of Being Earnest:

·          Selezione di saggi critici:

·          Richard Ellman, (ed.), Oscar Wilde: A Collection of Crititcal Essays (Englewood Cliffs, NJ: Prentice Hall, 1969): Mary McCarthy, “The Unimportance of Being Oscar”, (1963), 107-110; Eric Bentley, “The Importance of Being Earnest”, (1946), 111-115.

·          William Tydeman (ed.), Wilde: Comedies; A Casebook (Basingstoke: Macmilla, 1982): Otto Reinert, “Satiric Strategy in The Importance of Being Earnest”, (1956), 153-159; Richard Forster, “Wilde as Parodist: A Second Look at The Importance of Being Earnest”, (1956), 159-166.

 

II-c) I seguenti materiali critici sono offerti come integrazione facoltativa, a scelta e a discrezione del singolo studente; fermo restando la non obbligatorietà, sono particolarmente consigliati per gli studenti non frequentanti, per integrare la preparazione secondo un percorso individuale:

·          Edoardo Grendi, “L’Inghilterra vittoriana”, 357-401 in Franco Marucci, (a cura di), Il Vittorianesimo (Bologna: Il Mulino, 1991).

·          Asa Briggs, “I. Introduzione”, 9-22; “II. Il Crystal palace e gli uomini del 1851”, 23-58 nel suo L’Inghilterra Vittoriana: I Personaggi e le Città  (Roma: Editori Riuniti, 1978).

·          Gemma Persico, “La metamorfosi del mostro: operai e sindacalisti nella narrativa vittoriana”, Le Ragioni Critiche, XV: 55-58: (N.S. 25-28): gennaio-dicembre 1986: 67-107.

 

Terzo modulo

(20 ore – 3 crediti)

 

Titolo: “L’Altro” e Londra: sguardi post-coloniali sulla città e sulla cultura inglese.

 

Testi proposti:

·        Haneif Kureishi. The Buddha of Suburbia (1990).

·        Haneif Kureishi. My Beautiful Laundrette (1996).

 

III-Materiali: Testi narrativi, poetici e saggistici contemporanei:

i seguenti materiali, in lingua originale inglese e (laddove possibile) in traduzione italiana, sono forniti integralmente e contenuti nella cartellina del modulo a disposizione degli studenti; inoltre, per una migliore preparazione complessiva di questo modulo, è prevista la redazione di una “dispensa” di 10/15 cartelle, a cura del docente:

·          Samuel Selvon, Selezione di brani da Londinesi Solitari (Lonely Londoneers, 1956; Milano: Mondadori, 1998), 21-50; 93-105; Isabella Maria Zoppi, “Prefazione”, 5-17.

·          Ravinder Randhawa, Selezione di capitoli da Una vecchia signora malvagia (A Wicked Old Woman, 1987; Firenze: Giunti, 1990), traduzione di Gianfranco Turano: “Lo sdoppiamento di Kuli”, 15-25; “Francamente Frankenstein”, 51-58; “Bonnie and Clyde”, 129-143; “Buppie”, 145-151; “Notti Tandoori”, 181-197; “Partire dal partito”, 205-211; Glossario dei termini, 297-299; Gianfranco Turano, “Postfazione”, 301-313.

·          Haneif Kureishi, “Non siamo ebrei”, 43-52; ”Con la tua lingua giù per la mia gola”, 73-117; “Mio figlio, il fanatico”, 118-129 nel suo Love in a Blue Time (1996; Milano: Bompiani, 1996).

·          Monica Alì, Scelta di capitoli da Sette mari, tredici fiumi (Bricklane, 2003; Milano: Marco Tropea Ed., 2003): “Capitolo 9”, 165-173; “Capitolo 14”, 240-269.

·          Zadie Smith, Scelta di capitoli da White Teeth

 

Testi critici:

III-a) I seguenti materiali critici sono comuni a tutti gli studenti, di qualunque indirizzo e annualità:

·          Bronwyn T. Williams, “’A State of Perpetual Wandering’: Diaspora and Black British Writers”, JOUVERT: Journal of Postcolonial Studies, 1999. Disponibile online all’URL: < http://www.postcolonialweb.org/diasporas/williams1bib.html>.

·          Paola Splendore, “Esilio e scrittura: nel romanzo postcoloniale di lingua inglese”, 103-114 in Mirella Billi e Massimo Ferrari Zumbini, (a cura di), Percorsi: Studi dedicati ad Angela Giannitrapani (Viterbo: Betagamma, 1993).

·          Stefano Manferlotti, “Hanif Kureishi”, 142-173 nel suo Dopo l’Impero: Romanzo ed etnia in Gran Bretagna (Napoli: Liguori, 1995).

·          Alessandra Marzola, “7.4 Multietnie e postcolonialismo: ‘The Empire writes back to the Center’”, 308-327 nel suo Englishness. Percorsi nella cultura britannica del Novecento (Roma: Carocci, 1999).

·          Roberto Bertinetti, “5. Verso gli Anni Novanta”, 87-123 nel suo Dai Beatles A Blair: La Cultura Inglese Contemporanea (Roma: Carocci, 2001).

·          Stefano Manferlotti, “La città degli immigrati. Spazio e memoria in Salman Rushdie e Hanif Kureishi”, 301-311 in Carlo Pagetti, (a cura di), La Città Senza Confini: Studi sull’Immaginario Urbano nelle Letterature di Lingua Inglese (Roma: Bulzoni, 1995).

 

III–b) Studenti di Interculturalità, Letterature Paesi di Lingua Inglese e D.A.M.S.:

vista la natura dei documenti critici, sociologici e saggistici offerti per un approfondimento, per questo modulo non si è ritenuto necessario dividere i documenti stessi secondo i singoli indirizzi di studio, ma si è creduto opportuno fornire i materiali (che restano comunque espressamente consigliati, e la cui scelta rimane del tutto facoltativa) in modo unitario a tutti gli studenti, a ciascuno dei quali è lasciata completa autonomia di scelta, secondo il personale interesse culturale:

·          Alastair Niven, “South Asian Diaspora Literature in Britain”, South Asian Diaspora Literature and Arts Archive, <www.salidaa.org.uk/salidaa/docrep/docs/sectionIntro/literature/DSRender_html>

·          Documenti ufficiali del British Council: “Race and ethnicity – Terms and their meanings” <www.britishcouncil.org/diversity/race_terms.htm>; “Race and etnicity – Community of communities and citizens” <www.britishcouncil.org/diversity/race_reports3.htm>; “Race and ethnicity – UK population and 29 April 2001 Census“ <www.britishcouncil.org/diversity/race_population.htm>.

·          Myria Georgiou, “Thinking Diaspora: Why Diaspora is a Key Concept for Understanding Multicultural Europe”, The Multicultural Skyscraper Newsletter, 1: 4: Tuesday, December 4, 2001; <www.multucultural.net/newsletter/article/issue4-georgiou.htm>.

·          Zadie Smith, White Teeth (2000) Scelta di recensioni e saggi critici (20 pagine): dettagli bibliografici nella dispensa.

·          Monica Alì, Bricklane (2003) Scelta di recensioni e saggi critici (20 pagine): dettagli bibliografici nella dispensa.

·          Alda Terracciano, “South Asian Diaspora Theatre in Britain”, South Asian Diaspora Literature and Arts Archive, <www.salidaa.org.uk/salidaa/docrep/docs/sectionIntro/theatre/DSRender_html>.

 

III-c) I seguenti materiali critici sono offerti come integrazione facoltativa, a scelta e a discrezione del singolo studente; fermo restando la non obbligatorietà, sono particolarmente consigliati per gli studenti non frequentanti, per integrare la preparazione secondo un percorso individuale:

·          Leong Yew, “’Diaspora’: Definitional Differences”, < http://www.postcolonialweb.org/diasporas/definitions.html>.

·          Nalini Natarajan, “Introduction: Reading Diaspora” xiii-xix in Emmanuel S. Nelson, (ed.), Writers of the Indian Diaspora (London: Greenwood Press, 1993).

·          Susanna Ghazvinizadeh, "’Un vero inglese dalla testa ai piedi, o quasi’: L' ‘Altro ibrido’ nell’Inghilterra di Hanif Kureishi”, I Percorsi di Griselda (Rivista On-line del Dipartimento di Italianistica dell’Univ. Bologna), II; Novembre 2002-Ottobre 2003; <http://www.griseldaonline.it/percorsi/Ghazvinizadeh_print.htm>.

·          Salman Rushdie, “Patrie immaginarie” (1982), 13-26 nel suo Patrie Immaginarie (Milano: Mondadori, 1991).


 

Parte generale:

 

a) Studenti di Letteratura Inglese

 
Storia Letteraria

 

E’ richiesta la conoscenza degli elementi fondamentali di storia letteraria pertinenti al programma di ciascuna annualità.

Prima annualità: Letteratura dal ‘500 al ‘700

Seconda annualità: Letteratura dell’800 e del ‘900

 

Lo studente curerà la preparazione generale e complessiva su una a scelta delle seguenti storie letterarie. Mentre si ribadisce che l’assoluta autonomia della scelta, si precisa che il programma del “’900” è da intendersi relativo alla totalità dei capitoli ad esso dedicati dal testo che si è scelto:

 

·          Mario Praz. Storia della Letteratura Inglese (Milano: Accademia, 1975.) [Il testo è stato successivamente ristampato in diverse edizioni per diverse case editrici, in uno o due volumi: in tutti i casi, il periodo in programma è quello indicato.]

o         Vol. 1: dal Medioevo all’Illuminismo.

o         Vol. 2: dai Romantici al ‘900.

·          David Daiches. A Critical History of English Literature. London: Secker and Warburg, 1980. [Edizione Italiana: Milano, Garzanti; di questo testo esistono edizioni in più volumi: in tutti i casi, il periodo in programma è quello indicato qui sopra.]

·          Paolo Bertinetti. Storia della Letteratura Inglese. Torino: Einaudi, 2000.

o         Vol. 1: Dalle origini al ‘700.

o         Vol 2: Dal Romanticismo all’età contemporanea. Le letterature in inglese.

·          Andrew Sanders. Storia della Letteratura Inglese. Milano: Mondadori, 2001.

o         Vol. 1: Dalle origini AL SECOLO XVIII.

o         Vol 2: Dal secolo XIX al Postmodernismo.

 

b) Studenti di Letterature dei Paesi di Lingua Inglese

 

La parte generale presenta una rassegna di testi critici e di saggistica di particolare interesse per gli studi letterari e interculturali, per le problematiche sociali, razziali, politiche e religiose che presentano:

 

·          Edward Said. “Introduzione”, pp. 11-36; “1. Il Campo dell’Orientalismo”, pp. 37-114 nel suo Orientalismo: L’Immagine Europea dell’Oriente. (1978; Milano: Feltrinelli, 2001).

·          Paolo Bertinetti. “Le Letterature in Inglese”, pp. 317-415 nel suo Storia della letteratura inglese: Dal Romanticismo all’età contemporanea (Torino: Einaudi, 2000).

·          Maria Antonietta Saracino. “Un mondo di racconti: l’Africa anglofona”, pp. 75-106 nella collettanea da lei curata Altri Lati del Mondo (Roma: Sensibili alle Foglie, 1994).

·          Paola Splendore. “A Oriente dell’Occidente: l’India”, pp. 145-161 in Maria Antonietta Saracino, (a cura di), Altri Lati del Mondo (Roma: Sensibili alle Foglie, 1994).

·          Silvia Albertazzi. “La Letteratura Indo-Inglese”, pp. 15-57 in Agostino Lombardo, (a cura di), Verso gli Antipodi: Le Nuove Letterature di Lingua Inglese (Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1995).

·          Jane Wilkinson. “Le Letterature Angloafricane”, pp. 13-113 in Agostino Lombardo, (a cura di), Le Orme di Prospero: Le Nuove Letterature di Lingua Inglese (Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1995).

 

 

 

c) Studenti del DAMS

 

Storia Letteraria

 

E’ richiesta la conoscenza degli elementi fondamentali di storia del teatro e della drammaturgia inglese, pertinenti al programma di ciascuna annualità. Per garantire la possibilità di approfondimento secondo il proprio interesse culturale, lo studente annualista ha la facoltà di scegliere in autonomia se preparare il programma di prima o di seconda annualità.

 

Lo studente curerà la preparazione generale e complessiva scegliendo in modo autonomo una delle seguenti combinazioni di storie letterarie:

 

·        Combinazione “A”: PBE (Einaudi)

·Anna Anzi. Storia del Teatro Inglese dalle origini al 1660. Torino: Einaudi, 1997. (Anzi)

·Paolo Bertinetti. Storia del Teatro Inglese dalla Restaurazione all’800: 1660-1895. Torino: Einaudi, 1997. (Bertinetti I)

·Paolo Bertinetti. Il Teatro Inglese del ‘900. Torino: Einaudi, 1992. (Bertinetti II)

 

·        Combinazione “B”: Storia del Teatro Inglese (Carocci)

·          I) A. Lombardo e I Imperiali. Dal Medioevo al Rinascimento. Roma. Carocci, 2001.

·          II) A. Lombardo ed E. Tarantino. L’Età di Shakespeare. Roma: Carocci, 2001.

·          III) D. Guardamagna e A. Anzi. Il Teatro Giacomiano e Carolino, il Masque. Roma Carocci, 2002.

·          IV) M. Sestito. Il Teatro della Restaurazione e del ‘700. Roma: Carocci, 2002.

·          V) M. Rose. L’Ottocento e il ‘900. Roma: Carocci, 2002.

 

Per comodità degli studenti, si fornisce la seguente tabella, che indica la suddivisione dei volumi / dei capitoli in programma per ciascuna delle annualità d’esame, a seconda della combinazione di storie letterarie scelte:

 

PBE (Einaudi)

Storia del Teatro Inglese (Carocci)

I Annualità

Dalle Origini alla Restaurazione

Anzi intero 1-279

+

Bertinetti I (Cap. I-VI) 1-164

Dalle Origini al ‘600

Vols. I + II + III

136+149+197

II Annualità

Dal ‘700 al ‘900

Bertinetti I (Cap. Vii-X) 165-275

+

Bertinetti II intero 1-268

Dalla Restaurazione al ‘900

Vols. IV-V

137+232