PUÒ ESISTERE UN ROCK CRISTIANO?
 

Questo saggio vuole spiegare nel dettaglio quali sono i “filtri Biblici” attraverso i quali qualsiasi musica deve passare prima di essere chiamata “cristiana” (Ef. 5:18, 19; Col. 3:16).
La musica, nel suo insieme, deve contenere la corretta dottrina:
a) I versi - I versi devono essere sufficientemente chiari, in modo da comunicare la verità distintamente, e devono essere coerenti con la rivelazione biblica (sana dottrina); il testo deve essere incentrato sul Signore Gesù Cristo e deve incoraggiare la sottomissione pratica a Dio di tutte le nostre attività personali. La maggior parte della musica cristiana contemporanea può essere rigettata già sulla base dei soli testi. Infatti, anche quando questi sono chiari, la preminenza di false dottrine e/o la poco profonda visione della persona e l’opera di Gesù Cristo sono, a dir poco, spaventosi.
b) L’arrangiamento - il significato della parola salmo originalmente denotava un pizzicare o colpire con le dita uno strumento a corda. Solo in seguito assunse il significato di canzone sacra, cantata con un accompagnamento musicale (Vinés Expository Dictionary of New Testament Words). Per i nostri salmi gli arrangiamenti sono un ingrediente vitale. Eppure questa è l’area nella quale siamo di solito più ignoranti. La ricerca medica ha dimostrato chiaramente che i toni musicali e i ritmi, anche senza versi, possono causare reazioni fisiche ed emozionali sulle quali l’ascoltatore ha poco o nessun controllo. Poiché nell’arrangiamento la musica cristiana contemporanea - con i suoi tempi sincopati e con le sue note indistinte - è virtualmente indistinguibile da quella secolare, ci si deve domandare se la spiritualità viene erosa a scapito della carnalità.
Ci si deve sempre chiedere questo, quando ci si accinge ad ascoltare musica cristiana: stimola la carne a dimenarsi o stimola lo spirito a lodare il Signore?
c) Il messaggio - Nei nostri inni il messaggio - o “carattere” - della musica è il componente più oscuro. Il messaggio di molta di quella che viene chiamata musica “cristiana” può essere definito come carismatico, irriverente, universalista, idealistico, superficialmente religioso, neo-evangelico, espressionistico, ostentato e in tanti altri modi. Qual è il carattere della musica a un concerto “cristiano”, dove qualunque messaggio venga presentato viene accompagnato da chitarre urlanti, bombe di fumo e una generale atmosfera di frivolezza?
E poiché il carattere della musica non è sempre comprensibile al momento all’ascoltatore, esso può avere l’effetto più insidioso su un credente. La tolleranza o l’accettazione di false dottrine può facilmente insorgere dalla continua esposizione a questo tipo di attitudine distorta della musica. Il carattere della musica “cristiana” viene facilmente adottato dagli ascoltatori, e questo può portarli lontano dal solido fondamento della Parola. La musica degna di venir definita “cristiana” dovrebbe invece stimolare ed emulare emozioni compatibili con la vera spiritualità, l’appropriata risposta a Dio e la Sua Parola.

L’ORIGINE DELLA MUSICA ROCK
L’origine della musica rock e del termine “rock’n’roll” sono molto interessanti. Nei primi anni cinquanta, un disk-jockey chiamato Alan Freed, fu una delle prime persone bianche a essere coinvolto nel “rhythm & blues”, che fu il diretto predecessore del rock. La completa genealogia del rock è: dal voodoo al jazz, al blues, al rock (David Tame, The Secret Power of Music, pp. 187-204).
Il rock’n’roll è stata una specie di fusione tra il rhythm & blues ed la musica country and western. Freed fu uno dei primi bianchi a suonare questo nuovo genere di musica nel suo programma radiofonico, e fu molto perplesso su come chiamarlo, poiché ovviamente occorreva un nuovo nome. Egli aveva ricevuto delle notizie bizzarre su come i giovani reagivano a questo nuovo tipo di musica, e così, nel dare un nome alla nuova musica, decise di usare il termine che la gente di colore usava nel ghetto per descrivere i rapporti intimi sul sedile posteriore dell’auto. È così che il termine rock’n’roll fu coniato.
Si confronti la vera origine del rock appena citata con quella data del gruppo musicale “cristiano” Petra nei versi di una delle loro canzoni che dichiara il fatto che Dio è stato la sorgente del rock’n’roll:

Dio ti ha dato il rock’n’roll
Lo ha messo nel cuore di tutti
Se tu ami il suono
E non ti dimentichi della sua Sorgente
Tu puoi volgerti indietro
Tu puoi cambiare il tuo cammino.

ROCK ED EVANGELIZZAZIONE
Sembra esserci un parallelo tra l’intento di “cristianizzare” la musica rock e quello di “cristianizzare” le varie pratiche religiose pagane nella Roma del quarto secolo dopo Cristo. Tali pratiche religiose, di origine babilonese, furono introdotte dall’imperatore Costantino nel 313 d.C. nel suo tentativo di rendere accettevole il Cristianesimo ai pagani di allora.
Così nacque il Sacro Romano Impero. Le feste pagane furono adottate nel Cristianesimo e in seguito, molti dei simboli e riti usati dai pagani furono reinterpretati e adattati alla fede e alla pratica cristiana. La “cristianizzazione” di costumi, simboli e riti pagani avvenne affinché i pagani si potessero “convertire” al Cristianesimo senza in realtà lasciare le loro vecchie credenze e rituali.
Non ha forse la chiesa di oggi fatto la stessa cosa nell’adottare, reinterpretare e “cristianizzare” la musica rock nel tentativo di rendere il Cristianesimo più accettabile ai giovani fuori della chiesa? Da quando una cosa diventa cristiana con il semplice cambiamento di terminologia e con il piazzare il nome di Cristo davanti ad essa? Non dobbiamo noi forse chiamare i non salvati fuori dal secolarismo verso il pentimento e la santificazione, piuttosto che imitare i loro modi di fare?
Il rock “cristiano” è figlio del rock secolare. Esso cerca di rendere più piacevole il messaggio cristiano al mondo, usando un mezzo appartenente al mondo. I carismatici e i neo-evangelici hanno cercato di “cristianizzare” la musica rock, mischiando il sacro con il profano, per attirare i giovani.
Essi, in sostanza, dicono: «Per vincerli a Cristo, dobbiamo parlare la loro stessa lingua». Ma quando li attirano, a che cosa li attirano? Anche il tenue messaggio di salvezza che fosse presente si perde in questo processo.
Secondo tale ragionamento, si potrebbe “cristianizzare” l’alcool mettendo il messaggio del Vangelo sulle bottiglie di liquore e diffonderle come mezzo per portare a Cristo gli ubriaconi. Un buon fine non giustifica affatto l’uso di mezzi impropri, ossia non scritturali.
Molti nella chiesa, oggi, credono che bisogna avere un “angolo” giusto per presentare il Vangelo a un mondo ostile. Questo ha portato a strategie evangelistiche molto bizzarre. La chiesa, imita quasi tutte le mode secolari. Il rock metallaro, il rap, i graffiti, la breakdance, il body-building, il frantumare oggetti vari come mattoni, lastre di ghiaccio etc. (karate), la ginnastica jazz-esercize, la danza interpretativa, la comicità da spettacolo etc.
Tutte queste (e tante altre) cose  sono state aggiunte al repertorio evangelistico. Tutto ciò, non è nient’altro che puro edonismo, sotto le mentite spoglie di zelo. Tanti dicono che «senza un espediente, il messaggio evangelico non arriverà alle persone, e perciò, se non lo adattiamo alle mode dei nostri giorni, non possiamo sperare che abbia successo». Così, queste chiese moderne credono che bisogna pianificare e programmare queste cose per attirare i non credenti, che non possono essere persuasi con la semplice Verità che ci è stata rivelata.
I gruppi che fanno rock “cristiano” quasi sempre dicono che lo scopo della loro musica è quello di evangelizzare e/o intrattenere. Anche se le Scritture ci descrivono diverse canzoni popolari, o di lavoro, o di battaglia etc., la Bibbia ci insegna che gli scopi che Dio approva per l’uso della musica sono principalmente la lode e l’adorazione, l’edificazione e l’insegnamento delle dottrine bibliche (Esodo 15:1, 2, 20, 21; I Cr. 15:27, 28; 16:9, 23; II Cr. 20:21, 22; Salmo 95:2; 105:2; Atti 16:25; Ef. 5:18, 19; Col. 3:16). Più di cinquanta salmi sono stati dedicati al capo dei musicisti per essere usati nell’adorazione di Dio, mentre nei cieli i 24 anziani e gli esseri angelici usano e useranno la musica nell’adorazione (Apoc. 5:8).
Anche se la musica sacra può avere uno scopo o un esito evangelistico (Salmo 96:1-3; 108:3), nelle Scritture non è usata principalmente a questo fine. Infatti non esiste alcun versetto che dica, «Cantate il Vangelo di Cristo»: la Parola ci dice piuttosto di predicarlo. Dio può certamente usare la musica per portare qualcuno a sé, ma a un certo punto ci deve essere una presentazione del Vangelo. La nostra musica è principalmente l’espressione di una vita ripiena di Spirito Santo, e non è affatto intesa a uso e consumo del mondo. Sembriamo così desiderosi di cantare i nostri cantici al mondo, che non esitiamo a metterli nel loro vernacolo, pensando che tutto ciò sia evangelistico.
Così, anche se non ci fosse niente di cattivo in merito ai versi, all’arrangiamento e al carattere, o sugli effetti prodotti dal rock “cristiano”, uno si deve chiedere perché gli auto-proclamati evangelisti-intrattenitori di oggi persistono nell’uso della loro musica, laddove non esiste un chiaro precedente biblico. Nelle Scritture, la musica viene menzionata più di 800 volte, ma mai la musica viene usata per intrattenimento o per evangelizzazione diretta o per alcuno scopo fine a se stesso. Nella Bibbia, la musica viene usata principalmente per la lode e l’adorazione a Dio (I Cr. 16:9, 23; II Cr. 29:30; Salmo 9:11; 30:4; 33:2, 3; 47:6; 135:3; etc.), o a Satana (Daniele 3:4, 5, 7, 10, 15; Esodo 32:17, 18).
Inoltre, dato che i rockers religiosi dicono quasi sempre che essi stanno semplicemente cercando di attirare i non credenti, perché non entrano totalmente nel campo secolare, lasciando così alla chiesa l’annuncio della salvezza? Perché scomodarsi per quelli già salvati? Naturalmente, sappiamo già la risposta: l’ottanta per cento delle loro entrate provengono da fonti cristiane, come librerie, chiese etc.
Gesù disse che quando sarebbe stato innalzato, Egli avrebbe attirato tutti gli uomini a sé. Allora perché i musicisti cristiani credono di poter attirare i non credenti usando la musica e i metodi del mondo, quando l’unico effetto di tutto ciò è quello di stimolare la carne e le emozioni piuttosto che l’amore verso Dio?

MESSAGGI SUBLIMINALI?
Quando la gente parla in generale del male che produce il rock secolare, si riferisce di solito ai supposti messaggi satanici che vengono celatamente piazzati nelle menti degli ascoltatori attraverso un processo conosciuto come quello dei “messaggi subliminali” (“back masking”).
La teoria che sta dietro a questo procedimento è che i messaggi sotto la soglia dell’audio normale (i messaggi incisi a rovescio, nel nostro caso), sono percepiti dall’inconscio, evitando così la valutazione razionale della mente, e nel futuro possono esercitare un’influenza sulla mente dell’ascoltatore. Questa idea dell’inconscio che riceve messaggi direttamente attraverso meccanismi percettivi peculiari e poi li passa alla mente razionale o cosciente è basata sulla teoria, totalmente senza credito, di Freud. Senza alcun credito perché non è stata mai supportata né neurologicamente, né praticamente. Oltretutto la teoria dell’inconscio di Freud è in conflitto diretto con la Parola di Dio, che è orientata verso l’evoluzione conscia.
Noi non dubitiamo che messaggi in back-masking siano stati registrati, ma poiché non c’è alcuna prova che la mente umana sia capace di riceverli, il loro effetto sul comportamento umano è ovviamente inesistente. Infatti, una causa di qualche tempo fa vedeva incriminato il gruppo rock Judas Priest, accusato di aver causato il suicidio di due giovani che apparentemente si erano uccisi dopo aver ascoltato messaggi subliminali registrati nei loro dischi. Il gruppo non è stato trovato colpevole, non perché non c’erano messaggi di back-masking registrati nei loro dischi, (infatti ce n’erano), ma perché l’evidenza scientifica presentata in tribunale ha evidenziato chiaramente che tali messaggi non hanno alcun effetto!
Visto ciò, è molto inquietante il fatto che alcuni gruppi rock “cristiani” abbiano adottato questo metodo nei loro dischi, sostituendo il messaggio subliminale negativo con un messaggio “cristiano”, e passando questo sistema sotto le mentite spoglie di “evangelismo subliminale”. Anzi, addirittura alcuni di questi hanno dichiarato che, a loro insaputa, lo Spirito Santo stesso ha introdotto il messaggio subliminale nei loro dischi. Anche ammettendo la loro ignoranza sul fatto che il back-masking non funziona, non stanno essi praticamente dichiarando che la Spirito Santo deve ricorrere a questi sotterfugi per salvare i non credenti? Credono forse che la Parola di Dio, predicata chiaramente, abbia perso la capacità di salvare i peccatori?

LA MORALITA' DELLA MUSICA
Il fatto che la musica può essere usata per il male è chiaro dalle Scritture. Lucifero fu creato con una grande abbondanza di talento musicale, che evidentemente doveva essere usato nella sua direzione delle creature angeliche nell’adorazione a Dio (Ez. 28:13). La caduta di Lucifero evidentemente portò a una perversione della musica, in modo che l’uso improprio di essa fu di fatto offensiva nei confronti di Dio (Amos 5:23; 6:5). Il fatto che la musica abbia un’influenza notevole sulle emozioni o sullo stato d’animo di una persona è chiaramente insegnato nelle Scritture (I Samuele 16:15-17, 23; II Re 3:15).
Nonostante ciò, alcuni studiosi della Bibbia continuano a dire che la musica sia moralmente neutra (piuttosto che morale o immorale), e che non può avere di per sé il potere di portare le persone a peccare. Ognuno ha diritto alla propria opinione, ma la ricerca scientifica indica esattamente l’opposto (senza contare le Scritture appena citate). Perfino Allan Bloom (un non credente), nel suo libro The Closing of the American Mind, fa delle interessanti osservazioni sugli effetti morali della musica sulle persone (pp. 68-81).
«Niente è più singolare in questa generazione della sua dipendenza dalla musica... Oggi, una stragrande maggioranza dei giovani tra i dieci e i venti anni di età vive per la musica... La musica rock incoraggia le passioni e propone modelli di vita che non hanno alcuna relazione con la vita quotidiana di questi giovani... Sospetto che la dipendenza alla musica rock, particolarmente in assenza di una forte controtendenza, abbia lo stesso effetto che hanno le droghe».
Platone ebbe molto a che dire intorno alla moralità della musica, dal suo punto di vista filosofico. Nella sua Repubblica Platone dedica considerevole tempo al ruolo della musica nella vita politica e morale. Il suo insegnamento in merito dice semplicemente che il ritmo e la melodia, accompagnate dalla danza, sono le espressioni barbariche dell’anima. Barbariche e animali. La musica costituisce il medium dell’anima umana nella sua condizione più esaltata, nello stupore e nel terrore. Non solo è irragionevole, ma è addirittura ostile alla ragione.
Anche quando vi vengono aggiunti versi ragionevoli, questi sono totalmente subordinati e determinati dalla musica e dalle passioni che essa genera... Armato di musica, l’uomo può scavalcare il pensiero razionale. Dalla musica sono suscitati gli dei a essa appropriati, ed essi educano gli uomini con il loro esempio e con i loro comandamenti.
Nell’antica Roma, Platone chiese di censurare la musica perché aveva timore che i “cittadini” fossero corrotti da essa e fossero così condotti a indulgere in emozioni immorali.

David Tame, un altro non credente, nel suo libro del 1984 The Secret Power of Music, (Il Potere segreto della musica), non solo dimostra la natura morale della musica, ma rivela un’estesa ricerca medica che dimostra gli effetti distruttivi della musica rock, sia sulla mente che sul fisico.
Commentando sull’origine morale della musica rock, Tame dice: «...un certo incrocio si stava gradualmente manifestando tra la “nuova musica” e lo stile generico del jazz e del rock. Si cominciava a vedere che le differenze tecniche tra la cosiddetta musica “seria”, jazz, rock e tutte le altre forme della musica moderna erano meno importanti del fattore base e cioè che la base filosofica era più o meno la stessa: l’edonismo e l’anarchia» (pag. 103).
«Nel mondo rock, i soldi sono alla base su cui tutto circola, e perciò la musica non si dirige verso l’alto ma verso il più basso denominatore comune. La vera domanda che tale mondo si pone è: Si venderà? Lo standard artistico non potrebbe essere meno rilevante». (pag. 116)
«Se percorressimo tutta la terra alla ricerca della più aggressiva, malevola e senza alcun dubbio malvagia musica in esistenza, certamente non si troverebbe nulla che sorpassi la musica voodoo in tali attributi... originatasi come accompagnamento a rituali satanici e orge, la musica voodoo è la quintessenza della malvagità tonale... I suoi ritmi multipli, invece di integrarsi in un insieme coerente, sono eseguiti in un certo conflitto fra loro... Quello che è certo, è che ascoltando questa musica si viene immediatamente avvinti dal suo crudo e furibondo suono...
Musicologi e storici sono d’accordo che i ritmi tribali africani furono portati in America e furono trasmessi allo stile di musica che poi si chiamò jazz. Poiché il jazz e il blues furono i genitori del rock’n’roll, questo significa anche che esiste una linea di discendenza dalle cerimonie voodoo dell’Africa, attraverso il jazz, al rock’n’roll e a tutte le altre forme di musica odierne» (pag. 189-190).
«Da una parte, gli anziani e i tradizionalisti: la convinzione che la musica influenza il carattere e la società, e che perciò l’artista ha il dovere di essere moralmente e costruttivamente responsabile e non immorale e distruttivo. Dall’altro lato, i materialisti: disconoscendo la responsabilità e il bisogno di giudicare i valori, e perciò non curanti dell’esito dei loro suoni. Questo secondo campo contiene, non solo l’avant-garde radicale, ma l’intera massa dei musicisti jazz e rock, certamente più popolare e culturalmente influenzante. Chi ha ragione?... È vero o no, che i modelli di vita seguono i modelli di musica?» (pag. 136).
Tame cita allora un’esauriente ricerca che appoggia le tesi dei tradizionalisti: che la musica, in generale, può essere, e che il rock specificamente è una influenza negativa sia sul corpo sia sulla natura morale dell’uomo.

IL PARERE DELLA SCIENZA
Alla domanda, «Il corpo fisico dell’uomo, è influenzato dalla musica?», la ricerca scientifica odierna risponde con un secco “sì”: «Non c’è una sola funzione del corpo che non possa essere influenzata da toni musicali (arrangiamenti)... La ricerca ha dimostrato che la musica influenza la digestione, le secrezioni degli organi, la circolazione, la nutrizione e la respirazione. Si è scoperto che perfino i circuiti neurali del cervello sono sensibili ai principi armonici» (pag. 136).
«I ricercatori hanno scoperto che accordi consoni e dissonanti, intervalli differenti e altre peculiarità della musica, esercitano un profondo effetto sul battito del polso e sulla respirazione, a secondo che il loro ritmo sia costante, o interrotto e agitato. La pressione sanguigna viene abbassata dagli accordi “sostenuti” ed alzata dagli accordi vivaci e ripetuti. È stato anche scoperto che la tensione nella laringe è influenzata dalla melodia, che alcuni stimoli musicali hanno un effetto negativo sui muscoli scheletrici, che i ritmi del rock possono causare la perdita del perfetto ritmo cardiaco e che alcuni ritmi possono causare una rara malattia conosciuta come “epilepsia musicogenica” (ci sono 76 casi documentati fino al 1984), che causa un tormento tale da spingere alcune delle sue vittime al suicidio o omicidio. Possiamo chiaramente vedere che la musica influenza il corpo in due modi distinti: direttamente, con gli effetti che il suono produce sulle cellule e gli organi, e indirettamente, influenzandone le emozioni, che a loro volta influenzano numerosi processi biologici corporei» (pag. 137).
Julis Portnoy ha anche scoperto che la musica non solo può «cambiare il metabolismo, influenzare l’energia muscolare, alzare o abbassare la pressione sanguigna e interferire con la digestione, ma riesce a fare tutte queste cose con più efficacia di qualsiasi altro stimolante che produce quei cambiamenti nei nostri corpi» (pag.138), La musicologa Alice Monsarrat, indica che «è precisamente a questo punto che il rock diventa potenzialmente pericoloso. Ciò avviene perché, per mantenere un senso di benessere e integrazione, è necessario che l’uomo non sia troppo soggetto a dei ritmi contrari ai suoi ritmi corporei naturali» (pag. 199).
Un’esauriente ricerca è stata condotta sugli effetti della musica sulla vita non-umana: quella animale e delle piante. Paradossalmente, gli esperimenti sulle piante che concernevano gli effetti della musica sulla vita, sono stati ancora più convincenti degli esperimenti umani: la musica influenza la vita biologica inclusa la vita umana. Questo avviene perché negli esperimenti con le piante gli effetti del pre-condizionamento soggettivo della mente e della sua reazione soggettiva alla musica, o ai sentimenti per la musica, o ai gusti personali, sono ovviamente rimossi. Se si può dimostrare che la musica (arrangiamento) può influenzare le piante, allora tali effetti devono essere causati all’influenza oggettiva dei toni e ritmi musicali che agiscono direttamente sulle cellule e sui processi biologici della vita. (È anche evidente che sia molto più facile eseguire un esperimento scientifico controllato con delle piante che con degli esseri umani).
I risultati della ricerca sulle piante sono solidamente a favore dei tradizionalisti. Non solo la musica rock arresta la crescita di una vasta varietà di piante, ma se suonata sufficientemente a lungo, ne produce la loro morte. Ancora più straordinarie sono le scoperte del Dottor T. C. Singh, responsabile del Botany Department all’Università Annamalia, India.
I suoi esperimenti hanno dimostrato che non solo alcune forme musicali e alcuni strumenti (specificamente la musica classica e il violino) causano il raddoppio della velocità di crescita delle piante, ma che le successive generazioni dei semi di queste piante incorporano tali tratti nella loro componente genetica (più grandi, più foglie etc.). Presumibilmente gli stessi effetti possono risultare da cattiva musica, ovviamente in senso opposto. Il possibile significato delle scoperte del Dottor Singh è evidente e dovrebbe mettere in allarme i fans della musica rock. (v. pagg. 141-145).

Nei suoi commenti finali sulle radici degli stili e ritmi musicali, David Tame, un non credente, con una perspicacia spirituale spesso carente in tanti credenti odierni, prende posizione contro la musica rock: «Più di ogni altra forma dell’abuso del suono, è il rock il problema principale che dobbiamo affrontare oggi... È un fenomeno globale; un battito incessante e distruttivo che viene udito dall’America e l’Europa, all’Africa e Asia. Il suo effetto sull’anima umana, è di rendere quasi impossibile, il vero silenzio interiore e la pace necessaria per la contemplazione delle verità eterne... È tanto necessario, al giorno d’oggi, che qualcuno abbia il coraggio di essere “differente” e di separarsi dal gruppo che ha venduto la propria vita e personalità a questo suono.. Io credo fermamente che il rock, in tutte le sue forme, è un problema critico che la nostra civilizzazione deve affrontare... se intende sopravvivere» (pag. 204).
Per il mondo è impossibile separarsi dall’illusione dei piaceri carnali; esso non ha ne il desiderio ne il potere di farlo, anche se lo desiderasse.
Ma quali ragioni noi Cristiani abbiamo per ignorare l’ordine del Signore di uscire fuori dal mondo ed essere separati? Invece adottiamo la musica del mondo in tutte le sue forme distruttive (arrangiamento e carattere), aggiungiamo versi Cristiani ad esse e pensiamo che stiamo rendendo un servizio a Dio e che siamo un testimonianza di santità ai non credenti.
Recenti ricerche mediche altrettanto disputano la nozione della presunta non-neutralità della musica: Il dottor John Diamond, ha condotto un’esauriente ricerca sugli effetti medici causati dalla musica.
Egli ha notato che l’uomo è un essere ritmico per quanto riguarda la respirazione, il battito cardiaco, il polso, il linguaggio e l’andatura, e che quando il ritmo della musica corrisponde a quello naturale del corpo, esso produce uno stato di estasi, di prontezza reattiva e di pace, e che dà energia alla mente e al corpo, facilitando l’equilibrio e l’autocontrollo. (Queste scoperte dei nostri giorni, confermano quello che dice la Bibbia - vedi I Samuele 16:15-17 e 23).
Il dottor David Nobel, un altro dottore e autorità riconosciuta sugli effetti della musica, ha condotto un’estesa ricerca sulla corrispondenza dei ritmi musicali a quelli del corpo umano. Egli scrive che: «Il ritmo del rock contiene dissonanza armonica e disarmonia melodica, mentre accentua i ritmi con un forte beat. Infatti, il cosiddetto ritmo “anapestico” che è formato da due battute brevi, una lunga seguita da una pausa, e che viene usato da molti musicisti rock, è addirittura l’opposto del ritmo naturale cardiaco e arterioso dell’uomo. Questo ritmo causa un’immediata perdita di energia muscolare».
Il dottor Diamond conferma le scoperte del dottor Nobel e aggiunge che tale ritmo “anapestico” innalza la rabbia, abbassa il rendimento, aumenta l’iperattività e indebolisce la forza muscolare. Ammettendo pure che misurare oggettivamente lo stress e la rabbia sia in parte tecnologicamente problematico, non lo è il misurare la forza muscolare che è invece precisissimo ed ha i requisiti dell’affidabilità scientifica ed è perciò statisticamente significante.
Il potere che la musica ha di comunicare è dimostrato in un articolo di David Mazie, Music’s Surprising Power to Heal, pubblicato nel numero di agosto 1992 dal Reader’s Digest . «La musica riduce la tensione del personale nella sala di chirurgia", dice il Dottor Clyde L. Nash Jr, ...e aiuta il paziente a rilassarsi». Egli usa musica classica, come Vivaldi e Mozart, Il Dottor Nash è uno dei tanti medici che stanno scoprendo che la musica, utilizzata a fianco delle terapie mediche convenzionali, può aiutare il malato nel processo di guarigione.
Ricercatori clinici alla Scuola d’Infermeria dell’Università U.C.L.A. (Los Angeles) e del Centro Medico Battista in Atlanta, Georgia, hanno scoperto che i neonati prematuri, aumentavano di peso più rapidamente e utilizzavano l’ossigeno più efficientemente quando erano esposti a della musica calmante, con l’aggiunta di voci e suoni del grembo materno. Al Memorial Regional Medical Center in Tallahassee, Florida, i neonati prematuri o sottopeso che venivano esposti ad un’ora e mezza di musica calmante con canto al giorno, rimanevano mediamente 11 giorni nel reparto intensivo, paragonato a 16 giorni al gruppo di controllo, che non era esposto.
All’Ospedale St. Agnes di Baltimora fu provata la musica classica nel reparto di cura intensiva. «Mezz’ora di musica produce gli stessi effetti di 10 milligrammi di Valium», ha dichiarato il dottor Raymond Bahr, primario dell’unità di cure coronariche.
In quale modo la musica aiuta? Alcuni studi hanno dimostrato che può abbassare la pressione sanguigna, il metabolismo di base, e il ritmo della respirazione, così riducendo le reazioni fisiologiche allo stress. Altri studi suggeriscono che la musica può aiutare ad aumentare la produzione delle endorfine e di S-IgA (l’immoglobulina salivare A). Lo “S-IgA” velocizza la guarigione, riduce il rischio di infezione e controlla il ritmo cardiaco. Studi, indicano che i due emisferi del cervello sono coinvolti dalla musica. Il dottor Sacks spiega che «Le basi neurologiche della reazione alla musica sono solide e possono addirittura permanere anche dopo lesioni ai due emisferi» (Reader’s Digest, agosto 1992).
«In conclusione, possiamo dire che, per quanto concerne il corpo umano, la nozione che la musica non ha alcun effetto su di esso, è assolutamente erronea», afferma David Tame (pag. 141). I musicisti odierni non possono più rivendicare il fatto che la musica sia una questione di gusti o che il musicista abbia il diritto di eseguire qualsiasi cosa gli piaccia. Quando ascoltiamo musica, ogni momento di ascolto può gradualmente incrementare o diminuire la nostra lucidità mentale ( con essa la nostra coscienza).
Ciò che questi rapporti medici segnalano, è il fatto essenziale che la musica rock, senza riguardo dei versi che le vengono aggiunti, siano essi secolari o “cristiani”, lotta contro la natura ritmica dell’uomo. Di fronte a tali evidenze, è veramente difficile capire come alcuni abbiano il coraggio di dire che la musica sia, per sua natura, neutrale.

ROCK E FEDE
Nel suo libro del 1985 Set the Trumpet to Your Mouth, David Wilkerson disse: «una delle ragioni per le quali Dio ritirò il Suo Spirito dal movimento Jesus People, fu il loro rifiuto di abbandonare la loro vecchia musica. Essi abbandonarono la marijuana, l’eroina, l’alcool, il sesso promiscuo e gli stili di vita perversi che fino allora avevano praticato. Ma essi rifiutarono di abbandonare il loro amatissimo rock.... Incredibile. Io dico che il suo potere è più forte delle droghe, dell’alcool, o del tabacco. Il rock, usato ed eseguito nel cristianesimo, è della stessa natura satanica di quello che viene chiamato punk, heavy metal ed è suonato in tutto il mondo».
Partecipando a questi concerti rock, un credente si identifica con queste false dottrine e diventa a sua volta colpevole. La Bibbia insegna chiaramente la teologia della “colpa per associazione”. E dato che tutti i credenti saranno chiamati davanti al Trono di Dio per rispondere di come hanno utilizzato le risorse che il Signore ha loro provveduto sulla terra, come può allora un credente finanziare tali iniziative?
Il rock “cristiano” non offre alcuna speranza. poiché è senza Spirito, non ne può offrire a sua volta. I rockers religiosi dicono che bisogna diventare come il mondo per vincere il mondo a Cristo. Questo metodo non funzionerà mai perché è semplicemente al di fuori del piano di Dio per la presentazione equilibrata e biblica del Vangelo con i suoi principi di separazione dal mondo.
Gordon Sears, nel suo libro Is Today’s Christian Music Sacred? (La musica cristiana di oggi è consacrata o no?), pone sei domande a coloro che pensano che la musica cristiana contemporanea sia accetta a Dio:
1) perché essa causa tanta confusione e divisione nella Chiesa?
2) perché non viene accettata nelle Chiese basate sul fondamentalismo biblico?
3) perché viene accettata prontamente dai non credenti? Il mondo non ha mai accettato i vecchi inni Cristiani.
4) perché Università Americane che rifiutano la Bibbia e show televisivi secolari invitano artisti Cristiani famosi per esibizioni di musica Cristiana moderna?
5) perché ci sono centinaia e centinaia di chiese in America, condotte da pastori che temono Dio, che proibiscono e rifiutano questa musica nelle loro chiese?
6) perché questa musica ha un così forte effetto sul corpo umano?

Che tipo di musica glorifica veramente Dio? Ernest Pickering fa una lista di dieci linee guida primarie da seguire nel libro The Kind of Music that Honors God (Il genere di musica che dà onore a Dio) (pag. 11-12).
1) Il suo messaggio è biblico (Col. 3:16). La buona musica Cristiana deve presentare un messaggio che sia fedele alla Parola di Dio e perciò dottrinalmente sano e corretto.
2) Ci deve guidare verso modelli biblici e non orientarsi sul male, sia nei versi sia nell’arrangiamento musicale. I testo e la musica non devono essere comuni o volgari.
3) Deve guidarci ad onorare Dio con i nostri corpi (I Cor. 6:19-20). Musica che cerca di imitare gli effetti del rock pagano sul corpo umano o che danneggia l’udito non è musica Cristiana.
4) Deve mantenere un equilibrio tra “spirito” e “comprensione” (I Cor. 14:15). Musica che di base risulti una sorta di “fumo emozionale” non adempie questa richiesta.
5) Deve contenere parole che siano belle, dignitose, reverenti e semplici, parole degne da rivolgere in adorazione ad un Dio Santo.
6) Deve essere libera da legami con gli stili musicali del mondo e deve evidenziare un carattere santificato e consacrato (Rom. 12:2; I Giov. 2:15). Musica che cerca di copiare gli stili del mondo, non fa onore a Dio.
7) Deve esprimere la pace che accompagna la vita Cristiana, non il clamore, la confusione, il fracasso e l’agitazione del mondo (Col. 3:15-16). Le varie forme della musica rock non contribuiscono alla pace interiore, ma estendono il costante risuono del mondo peccaminoso.
8) Deve essere caratterizzata da precisione musicale, e finezza di tecnica poetica ed evidenziare una struttura di armonia e ordine. Dio è un Dio di ordine e non di disordine.
9) Deve promuovere ed accompagnare uno stile di vita di bontà, modestia e pace interiore e non di mode passeggere, atti suggestivi e aggressività sessuale (1 Pietro 1:16; Tito 2:11-12).
10) Non deve contribuire alla tentazione di nuovi o deboli credenti (Rom. 14:13, 21; 15:2). Musica che fa ricordare ai nuovi convertiti il loro vecchio modo di vita di peccato deve essere aborrita e rigettata.

CONCLUSIONI
L’erosione degli standard musicali fra i Cristiani odierni è parallela all’erosione delle convinzioni e pratiche in altri campi del cristianesimo.
Ciò denota uno spirito di compromesso con il mondo che deve essere fortemente denunciato e opposto da tutti i leader cristiani coscienti.
Come in tutte le altre cose della vita, i credenti devono seguire gli ammonimenti di Paolo: «Sia dunque che mangiate o beviate o che facciate alcun altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio» (I Cor. 10:31).
È nostra convinzione che la musica rock non può essere usata per comunicare verità spirituali. Spesso la melodia nel rock “cristiano” è oscurata e soffocata dal forte accompagnamento ritmico (batteria, basso, chitarra), che è così predominante da cancellare qualsiasi messaggio che possa essere presente. Le convinzioni devono essere basate sulla Parola di Dio e non sui gusti personali, su ciò che piace o che dispiace. Come potrebbe infatti, la musica rock, con le sue origini e radici demoniache , con i suoi provati effetti avversi sul corpo umano applicarsi al Vangelo del Signore Gesù Cristo?

«Attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono» (Tito 1:9).
 

[di Ric Llewwllyn, pubblicato da F.E.A.]