C.U.S.R.P. - Ambiente e guerra
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Ambiente e guerra.

Contributi scientifici, riflessioni e testimonianze.

(Odradek, Roma 2003, 17 €)

raccoglie gli atti della Giornata di Studi che si è svolta a Trieste il 22 maggio 2001.


Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, per oltre cinquanta anni,il territorio dell’Europa non è stato toccato dalla guerra. Quando nel 1999 la NATO bombardò la Serbia, le immagini che vennero mostrate furono quasi esclusivamente quelle asettiche delle riprese dai bombardieri d’alta quota. Così era già successo con l’Iraq nel 1991 e dal 1998 ad oggi, a Panama nel 1989, in Sudan e in Afghanistan nel 1998.Così sarà ancora con l’attacco all’Afghanistan nel 2001. Tuttora la guerra può essere, per un cittadino europeo, poco più di una parola. Ma nel mondo le guerre non sono affatto scomparse, e di molte di queste la responsabilità prevalente ricade sull’Occidente. Sono anzi diventate più crudeli e distruttive, grazie al continuo sviluppo delle tecnologie militari e colpiscono in sempre maggior misurale popolazioni civili, direttamente o attraverso la distruzione dei loro ambienti di vita, fino a rappresentare una minaccia alla sopravvivenza di interi popoli. 
Questo libro documenta alcune delle attuali situazioni di conflitto. Il metro adottato è quello scientifico divulgativo, rigoroso ma senza indulgere ai tecnicismi del genere. Angelo Baracca, Alberto Demagistris,Roberto Fieschi, Giorgio Nebbia, Faheem Hussain, Serena Lazzarin, KhasrawNagm, Laura Schrader, Jad Isaac, Mohammad Ghanayem e Ivan Gr_etic trattano i temi delle armi di distruzione di massa, delle mine antiuomo, delle armi nucleari, del controllo delle risorse materiali come fattore scatenante delle guerre, dei conflitti in India e in Pakistan, del genocidio dei kurdiin Iraq, attuato con l’uso di armi chimiche, della situazione palestinese e delle conseguenze del conflitto con la Serbia.
Il Centro Universitario di Studi e Ricerche per la Pace, attivo da alcuni anni nell’Ateneo triestino, intende contribuire con questo volume a rafforzare l’informazione sulle cause e le conseguenze dei conflitti bellici. La finalità principale è comunque quella di aiutare la presa di coscienza, a livello culturale e sociale, per costruire — attraverso l’impegno per la pace — le condizioni per un mondo fondato sulla giustizia e la solidarietà, sull’eguaglianza e la libertà.

Indice:

      I parte:                                                           

      II parte: